La luce del sole giungeva dalla finestra sulla destra e le colpiva il viso e parte del corpo. Non doveva essere molto caldo, anche se era estate e lo deducevo per via della maglia che le lasciava le braccia completamente scoperte. Guardava fuori, come se stesse accadendo qualcosa di importante, cosa stava avvenendo oltre la finestra? A vederla bene il suo sguardo non osservava niente di preciso. Stava pensando, ma a cosa? La potevo vedere di profilo, era seduta su una sedia semplice e poggiava le braccia sul tavolo nudo che le era davanti.

Un libro chiuso e qualcos’altro, forse una tazza non ricordo bene, gli unici oggetti ad occupare la superficie del tavolo. I capelli raccolti in una coda, la pelle tradiva una età avanzata, avevo l’idea di avere di fronte una donna che aveva lavorato duramente nella vita, ma l’espressione del volto era serena, distesa, come a denunciare la soddisfazione di aver vissuto una vita piena, senza pretese, ma soddisfacente. Perché non le ho parlato? Una tenda ci divideva, una tela dipinta tradiva la sua vitalità.