Mandami tanta vita

Mi ha sempre incuriosito quel ragazzo con gli occhialini e i capelli ribelli. Audace sostenitore dei propri ideali e fiero oppositore del fascismo, che lo portò alla morte a soli 25 anni. Una vita breve ma intellettualmente molto intensa. Parlo di Piero Gobetti, giornalista, direttore ed editore.

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Piero Gobetti

Non ho mai approfondito seriamente la sua figura, ma ho approfittato del romanzo scritto da Paolo Di Paolo per rinfrescarne la memoria. Edito da Feltrinelli nel 2013, Mandami tanta vita è un racconto romanzato di un giovane dalle idee chiare. Così scrive, in una nota, l’autore

Mandami tanta vita è un’opera di finzione: parecchi dettagli sono presi in prestito da lettere, documenti, testimonianze, ma tutto è stato rielaborato in assoluta libertà. Saggi storici, articoli dell’epoca, romanzi e racconti di altri scrittori hanno fatto da motore, da supporto, da conferma all’immaginazione.

Sarà anche finzione, ma la resa è molto realistica. La lettura, fatta in brevissimo tempo come avviene per tutti i libri di Paolo Di Paolo, lascia un non so che di nostalgico. In essa si rivivono le giuste atmosfere, mi vengono in mente quelle fotografie con i contorni sfocati, color seppia, quei mobili da sala da pranzo dalle linee semplici, con gli sportelli fatti di vetro opaco e lo specchio addossato alla parete ricoperta di carta da parati in stile damascato. Nelle trame della scrittura, ripercorrendo le vicende di Piero e di Moraldo, è possibile respirare la tensione di anni difficili, le speranze, i desideri, lo slancio della gioventù.

Moraldo è coetaneo di Piero e per quest’ultimo prova ammirazione. Vorrebbe conoscerlo, saperne di più, prendere esempio da lui. La vicenda si snoda a vicende alterne da Piero a Moraldo, da Moraldo a Piero, descrivendone i caratteri, le aspirazioni, le illusioni.

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Quella di Paolo di Paolo è una scrittura evocativa, ma allo stesso tempo asciutta e concreta, che ha contribuito a inserire Mandami tanta vita nella cinquina finale dell’edizione 2013 del Premio Strega.

Ciò dimostra l’elevata qualità che ha raggiunto Paolo Di Paolo nello scrivere: mai banale, mai lezioso, sempre scrupoloso e intenso.

6 pensieri riguardo “Mandami tanta vita”

  1. Nel 2013 ha partecipato ad Asti al Premio Asti d’Appello. A questa manifestazione partecipano i 10 autori le cui opere sono arrivate al secondo e terzo posto di 5 importanti Premi Letterari Italiani. Da alcuni anni partecipo nella giuria popolare ed ho dovuto leggere MANDAMI TANTA VITA per lo Strega. Non sono riuscita a finirlo. Non c’era modo. Mi interrompevo continuatamente. Leggendo questo post mi sono chiesta se magari non avessi avuto bisogno di conoscere meglio Gobetti per capire meglio il libro.

    "Mi piace"

      1. A posto siamo!!! (come si dice ”malamente” dalle mie parti 🙂
        Abito a pochi km da Alba e Fenoglio è la mia passione! Leggiamo i suoi libri ad alta voce in teatro oppure per le vie a Settembre nella sua città.
        Chissà se una volta potessi venire anche tu….sarebbe un’ottima occasione magari per rivalutarlo. C’è sempre anche sua figlia.
        Anche se ci può stare benissimo, Alla mia prima lettura io lo odiavo.

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