
Sei presente
nel cielo grigio
carico di pioggia;
nel volto assente
di un clochard
ai margini della strada;
nell’aria salmastra
su un pontile
di un lago lontano;
nel gioco finito male
di bambini d’altri tempi.
Non c’è luogo
che non parli di te,
del tuo volto disilluso,
del tuo cuore umiliato,
delle tue spalle ricurve.
Ti sento come una foglia
trasportata dal vento,
come un vetro in frantumi,
come una casa in macerie.
È tutto un errore:
i tuoi occhi brillano di vita,
sono la dolcezza
di un abbraccio sicuro
di un bacio appassionato
di un amore sconfinato.