Va’, metti una sentinella

Va’, metti una sentinella è il titolo evocativo che Harper Lee ha dato al suo secondo e ultimo lavoro, pubblicato in Italia nel 2015 da Feltrinelli. È un versetto biblico tratto dal capitolo 21 del libro del profeta Isaia e pronunciato nel corso di una funzione religiosa da uno dei personaggi secondari del romanzo. Questa frase colpisce la protagonista, Jean Louise, dandole lo stimolo giusto per andare avanti, osservare la realtà oltre le apparenze, continuare a vivere con schiettezza la vita.

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Chi conosce Harper Lee subito vede in quest’opera uno stretto legame con il suo romanzo capolavoro Il buio oltre la siepe, opera che non solo le ha dato fama internazionale, il premio Pulitzer per la narrativa, ma una vera e propria consacrazione, tant’è che il 5 novembre 2007 il Presidente George W. Bush la insignì con la Medaglia presidenziale della libertà, ovvero la più alta onorificenza civile che si possa sperare di ricevere negli Stati Uniti. Questa la motivazione che accompagnò l’onorificenza e che rese l’opera della scrittrice uno dei libri di testo obbligatori nelle scuole statunitensi:

Ha influenzato il carattere del nostro paese in meglio. È stato un dono per il mondo intero. Come modello di buona scrittura e sensibilità umana questo libro verrà letto e studiato per sempre.

Va’ metti una sentinella, anche se come dichiarò la scrittrice fu scritto prima de Il buio oltre la siepe, sembra esserne la prosecuzione. E in realtà ritroviamo la stessa protagonista ormai adulta, suo padre, l’avvocato che difese la causa dei neri, ma non ritroviamo la stessa potenza negli ideali, è come se dominasse una certa stanchezza, un torpore quasi estivo. Molta critica negativa le è stata rivolta, non considerando l’opera all’altezza della precedente pubblicazione. Ma se è vero che fu scritto prima allora possiamo affermare che la narrazione e la scrittura, sempre piacevole, ancora non hanno raggiunto la piena maturità. Inoltre ritengo che non sia proprio il caso di paragonare le due opere. Lo si può fare per quei romanzi dalla trama abbastanza leggera, quei romanzi a metà strada tra il poliziesco e il romanzo storico, che non hanno alcuna pretesa di letterarietà, ma solo lo scopo di tenere il lettore incollato alla lettura e niente di più. Credo invece che Va’, metti una sentinella vada letto autonomamente, senza condizionamenti o modelli precostituiti, solo così sarà possibile leggere il valore vero di questo romanzo, in cui una donna deve fare i conti con la meschinità che caratterizza la vita di una provincia arretrata, limitata, dove i pregiudizi sono più forti della verità. Quando ritornerà a casa, la protagonista dovrà fare i conti con una realtà che ormai le è distante, ma che sarà costretta inesorabilmente ad accettare se vorrà vivere quella che è la sua vera vita.

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Harper Lee ( Monroeville- Alabama, 8 aprile 1926 – 19 febbraio 2016)

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