Il giardino segreto di Banana Yoshimoto

Il giardino segreto è il primo romanzo di Banana Yoshimoto che leggo in assoluto e solo dopo averlo acquistato ho scoperto che è il terzo volume di una tetralogia dal titolo Il Regno, che comprende Andromeda Heights, Il dolore, le ombre, la magia e Another World. Nonostante ciò, è possibile leggere i volumi separatamente senza incontrare problemi di sorta perché le vicende sono indipendenti anche se hanno come protagonisti gli stessi personaggi.

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Questo romanzo, letto nell’edizione Universale Economica Feltrinelli, è abbastanza breve e narra di Shin’ichiro e Shizukuishi che decidono di andare a vivere insieme, dopo che Kaede e Kataoka sono ritornati in Giappone. Shin’ichiro e Shizukuishi trovano una nuova casa e tutto sembra andare per il meglio, ma ben presto la realtà si rivela per quello che è. Non sempre la vita è come la desideriamo e tantomeno le persone sono ciò che avevamo creduto. A sperimentarlo è proprio Shizukuishi, che in seguito ad un viaggio, il quale si configura come un vero e proprio viaggio nel passato, perde ogni sua certezza, perde l’equilibrio acquisito nel tempo e capisce di non essere la cosa più importante per Shin’ichiro. Dovrà ben presto ricominciare tutto, ma con una nuova consapevolezza e maturità.

Vedi, c’è un motivo se le persone si incontrano. Ogni incontro nasconde una promessa, e quando questa viene meno non si può più stare insieme.

Leggendo il libro non posso dire di essermi entusiasmata molto, la vicenda e i personaggi non mi hanno coinvolto, ma quello che del romanzo mi è piaciuto invece, oltre allo stile delicato e semplice della scrittrice, è l’ambientazione e il modo di descrivere i luoghi. Il vero protagonista forse è il giardino, questo luogo che vediamo appena, ma che è una presenza quasi ingombrante. Il giardino vive e ha bisogno di cure proprio come una persona e condiziona la vita stessa dei protagonisti. La natura così diviene una presenza importante, quasi fondamentale nella vita dei personaggi. Questo modo di vivere gli ambienti, la natura e i gesti, che possono essere anche il semplice bere una tazza di tè, sono lo specchio di una cultura orientale molto legata alla tradizione, in cui il tempo trascorso in un determinato modo è importante. Il giardino segreto, con le sue atmosfere esotiche, è un viaggio leggero in un mondo e nell’animo di donne e uomini alle prese con sentimenti e desideri universali, elementi fondamentali per chi, come Banana Yoshimoto, vuole parlare di vita.

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Banana Yoshimoto

Banana Yoshimoto (Tokyo, 1964) è autrice di romanzi dal tratto sognante e inconfondibile.  Ha conquistato un grandissimo numero di lettori in Italia a partire da Kitchen, pubblicato da Feltrinelli nel 1991, e si è presentata come un autentico caso letterario. Dei suoi altri libri, tutti pubblicati da Feltrinelli, ricordiamo: N.P. (1992), Sonno profondo (1994), Tsugumi (1994), Lucertola (1995), Amrita (1997), Sly (1998), L’ultima amante di Hachiko (1999), Honeymoon (2000), H/H (2001), La piccola ombra (2002), Presagio triste (2003), Arcobaleno (2003), Il corpo sa tutto (2004), L’abito di piume (2005), Ricordi di un vicolo cieco (2006), Il coperchio del mare (2007), Chie-Chan e io (2008), Delfini (2010), Un viaggio chiamato vita (2010), High & Dry. Primo amore (2011), Moshi moshi (2012), A proposito di lei (2013), Andromeda Heights. Il Regno 1 (2014), Il dolore, le ombre, la magia. Il Regno 2 (2014), Il lago (2015), Il giardino segreto. Il Regno 3 (2016), Another World. Il Regno 4 (2017) oltre ad alcuni racconti nella collana digitale Zoom (Moonlight Shadow, 2012, Ricordi di un vicolo cieco, 2012, La luce che c’è dentro le persone, 2011). Banana Yoshimoto ha vinto il premio Scanno nel 1993, il premio Maschera d’Argento nel 1999 e il premio Capri nel 2011.

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