Demian Edizioni pubblica il secondo capitolo della saga ‘Io e il signor Oz’. Il prolifico scrittore abruzzese torna tra fantasy, western, ironia e arguzia.
Dopo “io e il Signor Oz”, di cui già vi ho parlato (clicca qui), Stefano Orlando Puracchio ritorna con un nuovo libro, Un maestro particolare. (Io e il signor Oz #2) edito da Demian Edizioni.
Grazie a Synpress44 Ufficio Stampa per la collaborazione.
Sinossi
Un maestro particolare, a differenza del predecessore, è un romanzo fatto e finito. Non più una raccolta di racconti ma un esperimento narrativo di lungo respiro, come sempre ironico, arguto e divertito, attraverso i generi, come sottolinea Puracchio. “Un maestro particolare è al 75% Western e al 25% Fantasy. La componente Fantasy era molto più presente (oserei anche dire fondamentale) in Io e il signor Oz. In fondo, il primo racconto era un omaggio a Frank Baum e al suo Meraviglioso mago di Oz. Tuttavia, come alcuni saggi critici hanno notato, dopo il primo racconto-tributo mi sono allontanato dai temi di Baum per consolidare ed espandere il mio universo narrativo. Omaggiare un grande della letteratura è cosa buona e giusta. Indugiare troppo su quanto ha scritto un altro autore, invece, no. I miei personaggi sono stati influenzati dalla “scampagnata” nel Regno di Oz ma ho scelto di optare solo per una “toccata e fuga” nel mondo di Baum. Infatti, i lettori di Io e il signor Oz mi hanno sempre posto domande su Joe, Jana e Baxter e molto raramente su Baum e il suo mondo”.
L’Autore
Classe 1980, giornalista e scrittore, Stefano Orlando Puracchio divide il suo tempo tra l’Abruzzo e l’Ungheria, dove lavora come freelance. Ha all’attivo quattro apprezzati saggi sul Rock Progressivo a partire dal 2014, l’anno scorso ha debuttato nella narrativa con Demian Edizioni. L’amore per la musica resta sempre al centro del suo lavoro, tanto da ipotizzare un parallelismo tra il rock progressivo – al quale ha dedicato tanta attenzione – e la scrittura.
Adoro il western. Tra tutti i film appartenenti a questo genere, il mio preferito è senza dubbio questo: https://wwayne.wordpress.com/2020/04/07/un-amore-proibito/. L’hai visto?
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Si, credo di averlo visto! Credo sia uno dei film cult del genere!
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Hai detto bene, è un capolavoro assoluto. Grazie per la risposta! 🙂
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“La legge del capestro” è un riferimento troppo alto. Noi siamo gente più semplice, di bocca buona… con gusti che si rifanno di più a titoli tipo: “C’è Sartana… vendi la pistola e comprati la bara!” di Antony Ascott (Giuliano Carnimeo) 🙂
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Non l’ho visto, quindi grazie mille per la risposta e per il suggerimento! 🙂
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Sartana…mio padre credo li abbia visti tutti!
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