Jack lo Squartatore, una storia mai risolta

Le vicende e l’identità di Jack lo Squartatore non sono mai state svelate, ma la sua storia continua ad affascinare i lettori e gli addetti ai lavori.

La storia di Jack lo Squartatore, nonostante l’efferatezza degli eventi, continua ad affascinare non solo i lettori, ma anche gli addetti ai lavori. Ancora oggi, grazie alle nuove tecnologie di investigazione e ricerca, proseguono le indagini per scoprire la vera identità del famigerato Jack the Ripper. Se non conoscete a fondo gli avvenimenti che riguardano questo capitolo truce della storia inglese, vi consiglio di partire da un piccolo libro edito da Edizioni Moderna e scritto da Paola Amadesi.

Il libro si intitola Jack lo Squartatore: un mistero irrisolto che dura da secoli. In esso, l’autrice ricompone brevemente i punti salienti dell’intera vicenda. Dopo la descrizione del quartiere di Whitechapel, a est di Londra, dove si verificarono i delitti, l’autrice ci parla delle vittime di Jack. Cinque sono le vittime attribuite a Jack, ma prima di queste ci furono altri due delitti che potrebbero, per le caratteristiche evidenziate, essere attribuite a Jack lo Squartatore. Per ogni vittima l’autrice espone la storia e racconta le condizioni in cui le donne si trovavano al momento della morte. Quello che sappiamo è che tutte le vittime avevano in comune alcolismo e prostituzione o, comunque, una condizione sociale di povertà.

Per ogni omicidio, anche per quelli avvenuti dopo le cinque vittime canoniche, l’autrice riporta stralci di referti autoptici e dei verbali della Polizia. La descrizione dei ritrovamenti non ci nasconde nulla, nemmeno i particolari più crudi. Per questo motivo, se siete particolarmente sensibili, vi sconsiglio la lettura di questo libro. Dopo la descrizione delle vittime, l’autrice passa in rassegna i profili dei possibili assassini. Superata l’ipotesi del macellaio ebreo, tra le varie teorie quella che mi affascina di più è l’ipotesi che Jack lo Squartatore sia una donna. Rifacendosi ad un libro di John Morris, The End of a Woman, l’autrice ci suggerisce una certa Lizzie come possibile assassina.

La donna si chiamava Lizzie ed era sposata con un medico più vecchio di lei di dieci anni che lei amava molto. Il fatto di essere sterile l’avrebbe portata ad una pesante frustrazione. Questa, unita la gelosia, l’avrebbe portata ad una esasperata follia omicida.

Un’altra teoria affascinante sull’identità dell’assassino è quella che lo identifica come Walter Sickert, un pittore tedesco che, con dovizia di particolari, aveva dipinto una serie di quadri chiamata ‘Camden Town murder’ e ispirata proprio ai delitti di Whitechapel. Inoltre, queste tele sono particolarmente ricche di particolari inerenti gli omicidi, tant’è cha la scrittrice Patricia Cornwell è convinta sia lui l’assassino. La sua teoria è riportata nel romanzo ‘Ritratto di un assassino’, nato appunto dalle sue approfondite ricerche sul caso.

In conclusione, va segnalato che nel libro Paola Amadesi, riporta anche le lettere, ritenute autografe, che Jack inviò alle autorità, mentre a completare il testo si aggiungono anche i profili degli investigatori e dei segugi che lavorarono al caso. In questo volume, dunque, abbiamo, seppur brevemente, il quadro completo di tutta la vicenda che ebbe inizio nel 1888 e si ritiene conclusa nel 1891. Peccato solo per i tanti refusi nel testo. Jack lo Squartatore non fu mai preso, ma le indagini proseguono!

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