Diego Galdino ha una doppia vita, scrittore e barista. Due mondi opposti ai quali non vuole rinunciare. Conosciamolo meglio attraverso le sue parole
Diego Galdino, autore di “Una storia straordinaria” e altri romanzi di successo, è considerato il Nicholas Sparks italiano. Galdino è un autore internazionale, ai primi posti nelle classifiche di Germania, Spagna, Serbia, Polonia e Bulgaria. Il suo ultimo libro è un’intensa e romantica storia d’amore attraverso i cinque sensi, il cinema e una Roma piena di fascino e magia, che rendono questa storia straordinaria. Conosciamo meglio Diego Galdino e la sua doppia vita di scrittore e barista.

Chi è Diego Galdino e cosa ha da raccontare?
Sono un uomo normalissimo che ogni tanto si sente come il protagonista del film Kate & Leopold. Amo i libri, leggerli e scriverli, il cinema, l’arte e fare l’amore. Passo gran parte delle mie giornate dietro al bancone del Bar dove sono nato, nel vero senso della parola, perché a mia madre le si sono rotte le acque proprio su quello stesso bancone. Malgrado il successo letterario nazionale e internazionale non ho alcuna intenzione di smettere di fare il barista, perché mi piace l’idea di dare ai miei lettori sparsi per il mondo, un posto dove potermi trovare sempre.
Come è nata la passione per la scrittura?
Ho iniziato a scrivere per una ragazza a cui ero molto legato. Ho deciso di scrivere una storia d’amore che a differenza della mia finisse bene. Quella storia mi ha fatto capire che forse non ero nato solo per fare i caffè anche se poi il successo letterario nazionale e internazionale è arrivato proprio grazie ad un libro che parlava di un Bar e di un barista.
Come si concilia la letteratura e la vita di tutti i giorni?
La mia è un po’ una doppia vita come quella di Clark Kent e Superman. Mi sveglio alle quattro tutte le mattine, scrivo per un’ora e mezza, poi mi travesto da barista e vado a preparare il caffè ad Antonio l’idraulico. La cosa più bella è quando vengono al bar lettori dei paesi in cui sono stati pubblicati i miei romanzi, per farsi fare una dedica o scattarsi una foto dietro al bancone insieme a me. Vedere le loro facce incredule quando entrano nel bar e mi trovano dietro al bancone a fare i caffè come il protagonista dei miei romanzi, è qualcosa di bello a cui non mi abituerò mai. Lì si rendono conto che è tutto vero, che non mi sono inventato niente, che sono entrati a far parte delle mie storie come i personaggi dei libri che hanno letto. Poi quando gli presento Antonio l’idraulico, Pino il parrucchiere, Luigi il falegname e il tabaccaio cineromano Ale Oh Oh la loro realtà supera la mia fantasia.
Qual è il suo rapporto con il successo e con il lettore?
La verità è che ogni giorno benedico la scrittura per essere entrata nella mia vita, perché grazie a lei ho avuto e ho la possibilità di conoscere posti e persone meravigliose, librai, lettori, che al momento dei saluti diventano degli amici di vecchia data a cui voler bene per sempre. Ho avuto la fortuna di poter presentare i miei romanzi alla Fiera di Francoforte, di Madrid, nel programma televisivo più importante della Polonia, di rappresentare l’Italia al Festival di Letteratura Europea in Germania, e infine sono stato in Bulgaria per un tour di presentazioni nelle città più importanti di questo paese, e a Zurigo alla premiere di un documentario sul caffè in cui ero tra i protagonisti. Soddisfazioni che ti restano dentro e alimentano la tua passione per la scrittura nelle difficoltà di un mondo editoriale italiano che a volte fatichi a comprendere pienamente.
Ci racconti il suo libro: “Una storia straordinaria”
Una storia straordinaria nasce nel momento in cui mi sono chiesto cosa avrei fatto io se mi fosse stata tolta improvvisamente la possibilità di guardare le persone che amo, la mia città, i film. Il libro è la risposta a questa domanda.
Qual è l’aggettivo o gli aggettivi, che userebbe per definire la sua scrittura e i suoi libri?
Zuccherosa (un mix tra zucchero e rosa)
Qual è il suo scrittore di riferimento, se c’è, e perché?
Essere considerato il Nicholas Sparks italiano è una bella responsabilità, stiamo parlando del più importante scrittore di romanzi d’amore al mondo e al momento i numeri e i film tratti dai suoi libri attestano che lui è di un altro pianeta, un maestro per chi come me si cimenta nel genere romantico. Di sicuro entrambi scriviamo storie che cercano di emozionare i lettori, facendo leva sul sentimento più bello ed importante. E poi sicuramente Jane Austen infatti Persuasione è il mio libro della vita.
Progetti futuri?
Ho appena consigliato al mio editore il nuovo romanzo, parla di una principessa coreana e un ragazzo romano proprietario di un negozio di palle di neve, e poi seguirò passo dopo passo la realizzazione del film tratto da Il primo caffè del mattino.