Si rinnova la mia collaborazione con l’ufficio stampa Il Taccuino attraverso il libro di Roberto Vallerignani, Bentornati a Villa Paradiso (Ed. Dalietta).
Questa volta ci troviamo di fronte ad un romanzo giallo, che tuttavia non si conclude come è giusto che sia.
Protagonista di questa storia è l’ispettore Antonelli, che per un cavillo burocratico non può andare in pensione, ma si ritrova a fare i conti con un duplice omicidio. Le due vittime, un uomo e una giovane donna, vengono trovati morti in una stanza di Villa Paradiso, un ricovero per malati con poche speranze di riabilitazione.
L’omicidio avviene a ridosso di un ferragosto piovoso, in un clima che rispecchia perfettamente quelle che sono le sensazioni e le umoralità dei protagonisti. Un ispettore arrabbiato, una squadra di polizia chiaramente in difficoltà per ferie perse o rinviate, una politica che fa pressioni da ogni parte e una stampa che invece di informare, crea ulteriori difficoltà, mettendo in piazza pseudo verità.
Ci troviamo di fronte ad una storia che potrebbe essere come tante, ma a renderla diversa sono sicuramente i protagonisti, i quali sono l’opposto di ciò che ci aspetteremmo. Non abbiamo il classico ispettore eroe, ma un uomo con la sua umanità fatta di imperfezioni, una società che è lo specchio di quella reale, in cui la politica fa il proprio interesse e la stampa mistifica la verità.
A rendere ancor più particolare questo racconto è lo stile narrativo. Ci troviamo di fronte ad un romanzo corale, in cui si alternano diverse voci, ognuna pronta a raccontare la propria storia, non sempre edificante. A queste voci se ne alterna una singola, che, con amaro realismo, ci conduce alla verità, verità che l’ispettore Antonelli intuisce, ma non potrà dimostrare.
Questo modo di scrivere è il chiaro tratto stilistico di Vallerignani, autore di testi teatrali di successo, che con questo romanzo non tradisce la sua prima forma di scrittura. Siamo quasi di fronte ad un testo teatrale, ad una sceneggiatura che sul palcoscenico trova pieno compimento, ma che nella forma narrativa attrae il lettore, catapultandolo nella investigazione e nelle vicende umane dei protagonisti.
Se vi attrae l’idea di leggere un anti-giallo, se così si può definire, Bentornati a Villa Paradiso è il libro giusto per voi.