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Segnalazione | “PICASSO – La Mala Arte” di Michela Tanfoglio

“Picasso – La Mala Arte” è un viaggio appassionante e autentico nella vita del grande Maestro, che sa svelare l’uomo dietro il mito.

È disponibile in libreria e negli store digitali “PICASSO – La Mala Arte” (La Corte Editore) il libro di Michela Tanfoglio, agente letterario, editor e scrittrice. A cinquant’anni dalla morte del Maestro, uno straordinario ritratto dell’uomo che ha rivoluzionato la Storia dell’Arte, tra le tinte accese delle sue ardenti passioni e le ombre fosche dei suoi lati più oscuri. L’autrice vi farà conoscere Picasso in tutte le sue sfaccettature, attraverso un’attenta e documentata ricostruzione, potrete entrare nella vita del più grande artista del XX secolo, scoprendo i sentimenti e le ossessioni che ha saputo trasformare in opere immortali.

“Qualcuno mi ha definita la nuova Madame Picasso, ma, scherzi a parte, le mie ricerche si sono basate solo su fonti certe e ho evitato ogni genere di pettegolezzo. Quando mi si chiede, però, che idea io mi sia fatta su Pablo Picasso mi viene solo da dire questo: Abele è morto e siamo tutti figli di Caino. Dedico Picasso – La mala arte allo scrittore Carlo F. De Filippis, con il quale avevamo creato la DeFilippisi&Tanfoglio Associati e che ha lasciato un vuoto incolmabile nella mia vita”, commenta Michela Tanfoglio.

Sinossi

In una Parigi di inizio Novecento, tra bordelli, caffè, artisti e intellettuali, un giovane andaluso, partito da casa con pochi soldi in tasca, diede inizio a una Rivoluzione che cambiò per sempre il mondo dell’arte.

Ambizioso, egoista, geniale, certo delle proprie doti, Picasso è l’esempio di colui che decise di realizzare un sogno e ci riuscì. Grazie a una documentata e attenta ricostruzione, l’autrice ci conduce attraverso un intero secolo, sulle tracce di uno degli artisti più geniali e rivoluzionari della storia.

Ma chi era davvero Pablo Picasso? Quali erano i suoi punti di forza, le sue ossessioni, le sue debolezze, i suoi lati più oscuri?

L’opera artistica di Picasso è sicuramente una delle più autobiografiche che siano mai esistite e, attraverso le relazioni travagliate con Fernande Olivier, Eva Gouel, Olga Khokhlova, Dora Maar, Marie-Thérèse Walter, Françoise Gilot e Jacqueline Roque, il libro rivela come le donne abbiano da una parte ispirato e influenzato la sua arte e come la stessa, dall’altra, abbia lasciato cicatrici indelebili nelle loro vite.

Biografia

Monteclarense di origine, classe 1983, vive da circa vent’anni a Torino. Nel 2016 fonda l’agenzia editoriale e letteraria EditReal. Editor, ghostwriter e organizzatrice di eventi letterari, nel 2020 apre e cura una mostra d’arte contemporanea a Torino dal titolo “Carne e Sensi”. Nel 2021 riceve il premio come “Miglior editor d’Italia”. Picasso – La mala arte è il suo primo libro con La Corte Editore, in tutte le librerie dal 7 aprile 2023.

Segnalazione | “I Malatesta. Filosofia, sentimento e guerra nella storia di una dinastia” di Pierluigi Moressa

Le vicende di una stirpe che diede uomini d’arme ai campi di battaglia, beati alla Chiesa e filosofi all’Umanesimo

Arriva nelle librerie e negli store online il libro di Pierluigi Moressa, edito da DIARKOS e intitolato “I Malatesta. Filosofia, sentimento e guerra nella storia di una dinastia“. Il volume è inserito nella collana “Storie”.

Sinossi

Dai domini estesi fra la Romagna e le Marche, dalle rocche di collina e di pianura, dalla biblioteca cesenate e dal tempio riminese, il segno impresso dalla famiglia Malatesta sui propri territori è documentato non solo delle epoche della storia, ma anche dal lascito dello spirito. Singolare fu, infatti, la commistione tra la forza delle armi e l’elevazione del pensiero che permeò gli atti di questa casata. Tracciarne la vicenda, che va dagli echi ferrigni del Medioevo agli ultimi splendori del Rinascimento, significa illustrare un segmento della storia italiana e dar conto degli sviluppi del potere come un atto politico e insieme estetico, tra desideri di espansione, perigliose alleanze e atti esecrabili. In questo affresco di filosofia e guerra, ampio spazio è dato alle vicende d’amore e di morte della casata. I profili di Francesca da Rimini e di Parisina Malatesta ispirarono poeti, romanzieri e musicisti e lasciano ancora echi di nostalgia in chi al potere della morale e della ragion di Stato sa dar valore alla potenza dei sentimenti.

L’Autore

Pierluigi Moressa (Forlì 1959), medico psichiatra, membro ordinario della Società psicoanalitica italiana e giornalista pubblicista, ha scritto saggi su figure appartenenti al mondo dell’arte e della cultura; si è dedicato all’approfondimento di temi locali, pubblicando alcune guide storico-artistiche riguardanti città e luoghi della Romagna. Ha partecipato come relatore a convegni in tema clinico e di storia della medicina; suoi articoli sono apparsi su riviste a varia diffusione. Per Diarkos ha pubblicato Caterina Sforza. Potere e bellezza nel Rinascimento (2022).

Segnalazione | Appunti di viaggio, la nuova avventura editoriale di Francesco Buzzolan

Questo testo è dedicato in primis al viaggiatore professionale che nello svolgimento del proprio lavoro ha l’opportunità di scoprire luoghi, persone e situazioni nuove.

È disponibile in libreria e negli store online “Appunti di viaggio” (CTL Editore) la nuova avventura editoriale di Francesco Buzzolan che contiene un mix tra “istruzioni per l’uso” e un saggio dedicato al viaggiatore professionale (e non). Questo testo è il preludio di un’opera in corso di stesura nell’ambito delle relazioni professionali dove al centro c’è l’uomo, i suoi bisogni e le opportunità per auto realizzarsi in un mondo di per sé sempre più complesso. 

Secondo l’esperienza dell’autore Viaggiare è una delle più grandi opportunità al mondo per aprire la mente verso nuovi orizzonti e confrontarsi con il nuovo.

“Questo testo è dedicato in primis al viaggiatore professionale che nello svolgimento del proprio lavoro ha l’opportunità di scoprire luoghi, persone e situazioni nuove utili all’accrescimento del proprio bagaglio culturale e al raggiungimento di un diverso livello di consapevolezza – spiega Francesco Buzzolan – Dietro il fascino esotico che ogni viaggio porta inevitabilmente con sé si cela un mondo fatto di rituali, regole e disciplina atte a garantire la buona riuscita di ogni esperienza lontani da casa”.

Sinossi

APPUNTI DI VIAGGIO è un testo che ha tratto ispirazione dai miei frequenti viaggi dentro e fuori i confini nazionali, tra le nuvole, strade e autostrade, alberghi e ristoranti di ogni genere.

Il testo mette al centro il viaggiatore professionale e le prerogative legate a quella specie di vita parallela nella quale egli si trova per forza di cose immerso. Appunti di Viaggio è una sorta di manuale che coniuga istruzioni di tipo pratico con spunti e suggerimenti per la crescita personale; sembrerebbe essere un testo specifico per aspiranti professionisti ma in realtà si indirizza a tutti coloro che sono curiosi di scoprire le dinamiche legate all’organizzazione di un viaggio di lavoro e alle opportunità legate alla sfera prettamente personale.

Il viaggio è in un certo senso la metafora della vita, della quale si riesce a carpirne (in qualche modo) il senso solo dopo aver percorso tanta strada e consumato esperienze di ogni genere. Ecco che il valore della consapevolezza sarebbe in qualche modo sprecato se non condiviso nell’ottica del passaggio di testimone con qualcuno che potrebbe fare proprio qualche prezioso suggerimento.

L’Autore

Vicentino di origine, classe 1972, Francesco Buzzolan è un Manager che ha sviluppato tutto il suo percorso professionale nell’area Commerciale e delle Vendite, inizialmente in ambito nazionale per poi ampliare la sua esperienza esplorando l’affascinante mondo dell’Export.

Diplomato nel 1991, ha costantemente frequentato corsi di specializzazione in ambito Marketing, Comunicazione, Vendite e lingue straniere. Nel 2020 ha conseguito un Master in Business Administration come ulteriore accrescimento del suo bagaglio di conoscenze in ambito professionale.

Amante e appassionato della scrittura ha esordito per la prima volta nel 2020 in epoca di Pandemia da Covid-19 auto pubblicando a scopo benefico il testo TUTTO DA RIFARE contenente riflessioni personali sull’opportunità di ritrovare veri equilibri sulla base di valori e priorità personali in un mondo sempre più iniquo e complesso.

La condivisione per mezzo della scrittura è la realizzazione del sogno della vita, strumento efficacissimo di auto analisi e di confronto.

Segnalazione | CLEOPATRA, la schiava dei romani di Giuseppe Lorin

Nel suo saggio Cleopatra la schiava dei romani l’autore Giuseppe Lorin ricostruisce il ritratto storico di una regina, di una donna oltre i miti, le leggende e la propaganda

Nel libro CLEOPATRA, la schiava dei romani, Viaggio introduttivo nella terra dei faraoni, capiamo subito il tipo di lavoro di ricerca e ricostruzione storica operato dall’autore. Se è vero infatti, che la figura di Cleopatra è nota ai più come la spregiudicata amante di Cesare, la rivale di Ottaviano Augusto, la compagna di Marco Antonio, è altresì vero che l’importanza politica che la sovrana dell’Alto e Basso Egitto si è persa tra interpretazioni della figura storica e quella leggendaria.

L’opera sarà disponibile nelle migliori librerie, store online e sul sito di Bonfirraro Editore, da venerdì 10 marzo.

Ecco perché Giuseppe Lorin nella sua ricostruzione politica e storica della regina della leggenda non può prescindere dall’evoluzione socio politica dello Stato d’Egitto, da terra dei faraoni a importante snodo geopolitico, da culla della vita a colonia.

Il saggio verrà presentato a Roma, martedì 21 marzo alle ore 16, presso la Sala Consiliare Martiri di Forte Bravetta del Municipio Roma XII in via Fabiola 14. Oltre all’autore interverranno Elisa Carrisi e Piero Meogrossi. Monologo interpretato da Chiara Pavoni e letture di Michela Zanarella.

Riferendosi alla regina Cleopatra l’autore ci spiega quindi che “Di certo la sua storia fu segnata dall’incontro con gli uomini più potenti del suo tempo che, pur sedotti dal suo fascino fatto di intelligenza e cultura, riuscirono a piegarla ai loro progetti politici. Progetti che Cleopatra accettò per trarne vantaggio per il suo regno, per se stessa e per i suoi figli. La sua politica mirò sempre alla tutela dell’identità e dell’indipendenza della sua dinastia tolemaica. Troppi romanzi, troppe versioni cinematografiche e teatrali hanno fatto sì che si sviluppasse la necessità di “epurare” la vera immagine della regina Cleopatra andando alla ricerca, aggiunge l’autore, “disperata” almeno per lui, di una documentazione storica sulla personalità e sull’attività politica della regina, in quanto mancano informazioni concrete da parte delle fonti contemporanee. È stato inevitabile parlare del prima e del dopo, per comprendere l’unicità della cultura della quale Cleopatra è figlia, ma anche ultima rappresentante del mondo dei faraoni.

“Un lavoro laborioso, quello di Lorin” dice l’editore Bonfirraro, “frutto del lavoro di una ricerca durata oltre quattro anni e che restituisce un’immagine completamente diversa di Cleopatra. Lorin ha saputo cogliere il meglio da questo lungo lavoro e indagare a fondo, fra i personaggi dell’epoca, per restituire la giusta dignità a un personaggio della storia di grande spessore”.

L’Autore

è nato a Roma, dove vive. Scrittore, attore, regista,saggista e giornalista pubblicista.

Nel 2009, ha pubblicato con Tespi-Nicola Pesce Editore, Manuale di dizione con la prefazione di Corrado Calabrò, già garante della Comunicazione Italiana, e contributi di Dacia Maraini.

Per la D&M, nel 2013, ha pubblicato Da Monteverde al mare con prefazione del principe Jonathan Doria Pamphilj, nel 2015 per lo stesso editore pubblica Tra le argille del tempo, il primo romanzo post fantastorico e, a seguire, nel 2016, Roma, i segreti degli antichi luoghi. Per Alter Ego Edizioni, nel 2017, pubblica Roma la verità violata.

Nel 2018, per Bibliotheka Edizioni pubblica Transtiberim, Trastevere, il mondo dell’oltretomba, una guida particolareggiata dei luoghi e dei monumenti che si trovano sulla sponda destra del fiume Tevere. A seguire, nell’aprile 2019, il saggio Dossier Isabella Morra con prefazione di Dante Maffia, Bibliotheka Edizioni; per la stessa casa editrice Cistiberim, umbilicus urbis Romae”, vol. 1, e Cistiberim, il potere e l’Ambizione, vol. 2. I due libri si pregiano della prefazione dell’ultimo discendente di Gian Lorenzo Bernini.

Segnalazione | “Vichinghi. Storia degli uomini del nord” di Alberto Massaiu

Dai gelidi fiordi scandinavi a ogni angolo dell’Europa e del Mediterraneo: il lungo e avventuroso viaggio nella storia dei norsemen, gli uomini del Nord

E’ in libreria “Vichinghi. Storia degli uomini del nord” di Alberto Massaiu, edito dalla casa editrice DIARKOS.

Sinossi:

Le gesta dei vichinghi affascinano per la loro portata mitica e geografica. Norvegesi, danesi e svedesi uscirono dalle tenebre della storia nell’VIII secolo, infrangendosi come gelide ondate di burrasca sulle coste e i fiumi d’Europa. Con le loro lunghe navi dalla testa di drago navigarono dall’Atlantico al Mediterraneo, fondando insediamenti dalle steppe dell’Est alle isole ghiacciate di Islanda e Groenlandia, fino al Canada. Guerrieri di sangue norreno servirono nella guardia degli imperatori romani d’Oriente, mentre altri fondarono potenti regni sulle isole britanniche, in Francia, in Russia e persino in Italia meridionale, lasciando un’impronta indelebile. La loro furia in battaglia, unita alla fede in ancestrali divinità, ne fece il terrore dei cronisti cristiani dell’epoca. Per quasi tre secoli sembrò che la civiltà sarebbe collassata sotto la loro spada. Alla fine, però, anche l’epopea degli uomini del Nord ebbe termine: qui è raccontata la loro storia.

L’Autore:

Alberto Massaiu (Sassari, 1989), laureato in Giurisprudenza alla Luiss Guido Carli di Roma, si interessa di tradizioni antiche, leggende, geografia storica, strategia militare, geopolitica. Collaboratore della rivista «Axis Mundi», dal 2015 cura un blog (albertomassaiu.it) con centinaia di articoli di divulgazione in cui cerca di trasmettere la sua passione per il passato in modo semplice e accessibile a tutti. Ha pubblicato tra il 2018 e il 2019 due romanzi ucronici: Cronache di Bisanzio. Anno Domini 1505 e Cronache di Bisanzio. Bellum Civile. Nel 2021 ha pubblicato il racconto breve La visita dei Franchi all’interno della raccolta Byzantion. Racconti da Costantinopoli.

Segnalazione | Anna Bolena. Potere e seduzione di Cristina Penco

«Nessuno avrebbe mai detto che quella particolare fanciulla, che tanto affascinò la nobiltà inglese, potesse cambiare per sempre il corso degli eventi della dinastia Tudor e di tutta l’Inghilterra».

Intelligente, libertina, ambiziosa, orgogliosa, vittima innocente e donna scandalosa: Anna Bolena, una delle protagoniste più famose della storia inglese, divenne celebre per essere stata colei che diede il via allo Scisma anglicano, alla riforma della Chiesa inglese e alla diffusione del protestantesimo attraverso il divorzio di Enrico VIII e Caterina d’Aragona. Ma andò proprio così, o quella rivoluzione – a cui Lady Boleyn diede il suo contributo determinante – prese piede anche sulla base di forze sinergiche in atto, come il braccio di ferro tra il potere temporale e l’autorità papale e gli interventi di contrasto alle mire espansionistiche dei regni continentali?

Tutto ciò in un contesto di instabilità della neonata monarchia Tudor, guidata inaspettatamente dal rampollo “ruota di scorta” Henry che, con l’attuale duca di Sussex, oltre all’omonimia condivideva il destino dinastico di “Spare”, il pezzo di ricambio, con tutto ciò che una simile posizione comportava. Dopo mille giorni sul trono, Anne, passata da essere ex amante reale a regina consorte – una parabola, quest’ultima, che si è ripetuta in tempi recenti, a distanza di oltre cinque secoli da allora – nonché madre della gloriosa Elisabetta I, fu condannata a morte per presunte infedeltà coniugali, incesto e pratica della stregoneria.

Eppure, lettere e documenti – alcuni ancora poco noti – riaffiorati da più di cinquecento anni fa ci consegnano una ricostruzione storica molto più articolata e complessa, da cui emerge l’immagine di un’antieroina controcorrente, incredibilmente moderna, che, tra luci e ombre – come quelle dell’epoca in cui visse – ha lasciato un segno indelebile, nel mondo britannico e non solo.

«Mettetemi alla prova, buon re, processatemi, ma fate in modo che io sia sottoposta a un processo giusto, in cui non siedano come accusatori e giudici i miei nemici giurati; fate che sia un processo pubblico, perché la mia verità non teme vergogna!»

L’Autrice

Cristina Penco, nata a Genova nel 1980, giornalista, scrive di famiglie reali, celebrities, costume e società, lifestyle, attualità e spettacolo per giornali dedicati alla cultura e alle eccellenze in Italia e nel mondo, riviste per la famiglia e periodici femminili. È stata ospite in trasmissioni nazionali come Vite da copertina, Unomattina in famiglia e Detto Fatto. Con Diarkos ha pubblicato Meghan Markle. Una Duchessa ribelle” nel 2019, La saga dei Windsor nel 2020 e I Windsor nel 2022.

Vite Celebri, Fernando Pessoa e le sue varie “personalità”

Fernando Pessoa con le sue molteplici “personalità” è uno degli autori più importanti nel panorama letterario mondiale

Vi racconto sinteticamente (non basta una vita sola per parlarne) la vita e le opere di Fernando Pessoa, uno dei più importanti poeti e scrittori portoghesi del XX secolo, nonché uno dei maggiori esponenti della letteratura modernista.

Nato a Lisbona nel 1888, Pessoa trascorse gran parte della sua infanzia a Durban, in Sudafrica, dove il padre era console portoghese. Questa esperienza influenzò profondamente il suo lavoro, ispirando la sua visione cosmopolita e universale della vita. Tornato a Lisbona all’età di diciassette anni, Pessoa cominciò a lavorare come impiegato, dedicando il suo tempo libero alla scrittura. Nel 1915 fondò la rivista “Orpheu”, che rappresentò il culmine dell’avanguardia artistica portoghese dell’epoca e introdusse il modernismo nel paese.

By Template:Cavalão – Nelson BrazUkA, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=56775462

La produzione di Pessoa fu vasta e varia, includendo poesia, prosa, saggi, traduzioni e opere teatrali. Tra le sue opere più importanti si possono citare “Mensagem” (Messaggio), una raccolta di poesie che celebrano la storia e la cultura portoghese, e il romanzo “Il libro dell’inquietudine”, pubblicato postumo e considerato una delle sue opere più significative.

Fernando Pessoa morì il 30 novembre 1935, all’età di 47 anni, a causa di una cirrosi epatica. La malattia era stata causata da un consumo eccessivo di alcolici, che Pessoa aveva iniziato a bere in grandi quantità dopo la morte del padre avvenuta nel 1917 e che aveva continuato a bere per il resto della sua vita. Pessoa era stato ricoverato in ospedale poche settimane prima della sua morte, ma la sua condizione era già troppo avanzata per poter essere curata. Alla fine, morì in solitudine nella sua stanza d’albergo, senza parenti o amici presenti.

La morte di Pessoa fu un grave lutto per la cultura portoghese, poiché l’autore era già considerato una figura di grande importanza per la letteratura del suo paese. Tuttavia, il suo lavoro ha continuato a influenzare profondamente la letteratura portoghese e mondiale per molti decenni dopo la sua morte.

By Fernando Pessoa – UmFernandoPessoa, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47172434

Curiosità

Si narra che l’ultima frase che scrisse fu in inglese “I know not what tomorrow will bring”, ovvero “Non so cosa porterà il domani”, mentre tra le ultime parole pronunciate ci fu una richiesta “Dê-me os meus óculos!”, ovvero “Mi dia i miei occhiali” (Pessoa era miope). Inoltre:

  • Pessoa aveva una grande passione per l’occultismo e la magia, e si dedicava allo studio di queste materie in modo approfondito.
  • Pessoa aveva una grande abilità nel disegno e nella pittura, ma decise di abbandonare queste discipline per concentrarsi sulla scrittura.
  • Nel corso della sua vita, Pessoa scrisse più di 25.000 pagine di poesia e prosa, ma gran parte della sua opera rimase inedita fino alla sua morte.
  • Pessoa era un grande appassionato di lingue straniere e conosceva bene l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo e l’italiano, oltre al portoghese, sua lingua madre..
  • Pessoa amava camminare per Lisbona, la sua città natale, e spesso trascorreva ore a passeggiare per le strade della città, annotando le sue osservazioni in un taccuino.
  • Pessoa, come abbiamo già detto, era solito firmare le sue opere non solo con il suo nome, ma anche con gli pseudonimi dei suoi eteronimi.
  • In una lettera scritta all’amico e poeta Mário de Sá-Carneiro, Pessoa affermò di essere stato in grado di creare non solo i suoi eteronimi, ma anche le persone che li creavano, il che suggerisce una sorta di gioco mentale molto sofisticato.
  • Pessoa era un grande appassionato di calcio e seguiva con interesse la squadra del suo cuore, il Benfica Lisbona.

Gli Eteronimi

Gli eteronimi di Fernando Pessoa sono personalità letterarie create dall’autore stesso, ognuna con la propria voce, stile di scrittura e visione del mondo. Questi personaggi letterari sono spesso considerati come veri e propri individui autonomi, con biografie, opinioni e caratteristiche uniche.

Tra i più famosi eteronimi di Pessoa ci sono:

  • Alberto Caeiro: considerato il “maestro” degli altri eteronimi, Caeiro rappresenta la figura di un poeta rustico e naturalista, che celebra la bellezza della natura e la semplicità della vita. La sua poesia si caratterizza per la spontaneità, l’immaginazione e la sensibilità al mondo naturale.
  • Ricardo Reis: ispirato dalla filosofia stoica, Reis rappresenta una figura distante e razionale, che esplora temi come la mortalità, la fuga dal mondo e il desiderio di bellezza. La sua poesia si caratterizza per l’attenzione alla forma e alla tradizione classica, con una grande attenzione alla musicalità e alla metrica.
  • Álvaro de Campos: rappresenta una figura più moderna e cosmopolita, che esplora temi come l’angoscia esistenziale, la modernità e la tecnologia. La sua poesia si caratterizza per l’uso di immagini complesse e contrastanti, che riflettono la complessità del mondo moderno.
  • Bernardo Soares: questo eteronimo è un semi-eteronimo, poiché rappresenta un personaggio letterario che ha lo stesso nome dell’assistente di libreria che lavorava nello stesso edificio di Pessoa. Soares rappresenta una figura di sognatore solitario, che esplora temi come l’identità, l’inquietudine e la bellezza del mondo interiore. La sua prosa si caratterizza per la profondità emotiva e la riflessione sul significato dell’esistenza.

Questi e altri eteronimi di Pessoa rappresentano una sorta di mosaico di personalità letterarie, che riflettono la vastità e la complessità del mondo interiore dell’autore, e che hanno influenzato profondamente la letteratura portoghese e mondiale del XX secolo.

By Unknown author – Círculo de Leitores, Fernando Pessoa – Obra Poética, Vol. I, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9478815

Lo stile di Fernando Pessoa

Lo stile letterario di Fernando Pessoa è estremamente vario e sperimentale, riflettendo la sua natura poliedrica e cosmopolita. In generale, tuttavia, la sua scrittura si caratterizza per l’attenzione al dettaglio, la precisione formale e la profondità emotiva. Nella sua poesia, Pessoa utilizza spesso l’immaginazione e l’ironia per esplorare temi come l’identità, l’esistenza, l’amore e la morte. Le sue poesie sono caratterizzate da una forte musicalità, con una particolare attenzione alla metrica.

Nella prosa, invece, Pessoa si esprime in modo più frammentario e riflessivo, utilizzando spesso lo stile del saggio o del diario intimo. La sua prosa è caratterizzata da un’attenzione all’interiorità, alla sfera emotiva e alla complessità della vita interiore. Inoltre, l’uso degli eteronimi rappresenta una sorta di scissione della personalità dell’autore, ma sono allo stesso tempo completamente autonomi e indipendenti.

In generale, lo stile letterario di Fernando Pessoa è caratterizzato da una grande apertura alla sperimentazione e all’innovazione, ma anche da una profonda attenzione alla bellezza e alla complessità del mondo interiore dell’uomo.

“Parker’s meets Bond”, la mostra su James Bond arriva a Napoli

Libri d’epoca e memorabilia, autografi originali e dischi in vinile, cartoline e manifesti, giocattoli d’epoca e fotografie: dal 7 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023 l’agente 007 in 300 oggetti da collezione. Ad inaugurare la mostra sarà il doppiatore e attore Francesco Prando, ‘voce’ italiana di Daniel Craig

“Il mio nome è Bond. James Bond”: non esiste, nell’intera storia del cinema, una frase più celebre e riconoscibile. Sono trascorsi sessant’anni dall’uscita del film “Dr. No” (“Agente 007 – Licenza di Uccidere”, 1962) con Sean Connery e Ursula Andress, ma il fascino di quella frase e di quell’icona cinematografica è praticamente intatto.

Il Grand Hotel Parker’s di Napoli, primo grand hotel del capoluogo partenopeo – fondato dall’inglese George Parker Bidder – renderà omaggio ai sessant’anni di 007, dedicando all’agente segreto britannico la mostra “Parker’s meets Bond”, in programma DAL 7 DICEMBRE 2022 AL 7 GENNAIO 2023.

“Parker’s meets Bond” è la prima mostra interamente dedicata a James Bond mai realizzata a Napoli e tra le prime in Italia: all’agente segreto nato negli anni Cinquanta dalla penna di Ian Fleming è legata la saga di maggior successo della storia della Settima Arte, anche grazie alle interpretazioni di Sean ConneryGeorge LazenbyRoger MooreTimothy DaltonPierce Brosnan e Daniel Craig, volto degli ultimi cinque capitoli del franchise cinematografico.

Libri d’epoca e memorabilia, autografi originali (da Sir Roger Moore, volto di sette capitoli della saga, al Maestro Monty Norman, compositore del “James Bond Theme”) e dischi in vinile con le colonne sonore dei film, cataloghi e cartoline, manifesti e DVD, giocattoli d’epoca e videocassette, modellini di automobili e fotografie: “Parker’s meets Bond” racconterà 007 attraverso 300 oggetti da collezione.

La mostra sarà inaugurata MERCOLEDÌ (00)7 DICEMBRE 2022 alle ore 19.00 (ovvero 007 p.m.!) con una preview per la stampa, che avrà come suo ambasciatore il doppiatore e attore Francesco Prando, ‘voce’ italiana di Daniel Craig / James Bond negli ultimi cinque capitoli della saga cinematografica.

Curatore della mostra è il giornalista e scrittore Michelangelo Iossa: nel corso degli anni ha dedicato al mito-007 numerosi reportage, eventi culturali e special radiofonici. Nel 2012 Iossa ha coordinato le celebrazioni del 50esimo anniversario del film “Dr. No” in collaborazione con l’Ufficio UK Trade & Investment dell’Ambasciata Britannica in Italia.

Ideatore e coordinatore del progetto musicale James Bond Concert Show, Iossa ha pubblicato nel 2020 il libro “007 Operazione Suono” (Rogiosi Editore), interamente dedicato alle musiche e alle canzoni dei film della saga di Bond, che presto uscirà anche in lingua inglese per il mercato internazionale.

“Il legame tra Napoli e Ian Fleming è entrato nella leggenda – spiega Iossa – Il ‘papà’ di James Bond scelse la città partenopea come unico luogo italiano per il suo reportage ‘Thrilling Cities’ del 1960. Fleming fu rapito, in particolare, dalla bellezza dei Campi Flegrei e dai sapori del territorio campano e visitò anche Capri, l’area archeologica di Ercolano e l’Acropoli di Cuma. Proprio a Napoli voleva ambientare una storia di James Bond: non ci riuscì, ma il suo erede letterario John Gardner scelse Napoli per il suo romanzo ‘Operazione Invincible’ degli anni Ottanta, portando a termine un desiderio del maestro”.

La mostra occuperà quattro diverse aree del Grand Hotel Parker’s: la sezione più ampia sarà ospitata negli spazi della Sala Generali, mentre altri oggetti della mostra saranno accolti nella Parker’s Suite, nel fumoir del VI Piano Lounge & Terrace e nelle sale del Bidder Bar, che da quasi vent’anni ospita un Bond Point ufficiale, nel quale vengono serviti i 283 cocktail selezionati dai film e dai libri che hanno James Bond come protagonista.

“Sono onorato che il Parker’s ospiti la prima mostra di James Bond a Napoli. Ringrazio il curatore Michelangelo Iossa per aver condiviso con noi la sua immensa collezione di oggetti bondiani. – commenta l’avvocato Salvatore Avallone, proprietario del grand hotel partenopeo – Ancora una volta il Parker’s fonde l’ospitalità napoletana con le sue origini inglesi, confermandosi luogo di accoglienza e di ritrovo delle arti, perfetto per tutti gli appassionati di 007”.

“Storia segreta di Angelica Li” di Elena Salem

“Storia segreta di Angelica Li” il romanzo di Elena Salem

Angelica Li ha solo 13 anni, e ha appena sconfitto la leucemia. Quando scompare dall’ospedale in cui era ricoverata, nessuno riesce a comprendere cosa stia accadendo. Chi potrebbe far del male a una creatura così fragile? Un romanzo sulla vita, le sue contraddizioni e iniquità, ma anche un libro sull’amore e sulla speranza di un futuro migliore, che non può lasciare indifferenti.

Sinossi:

Angelica Li ha solo 13 anni, quando scompare misteriosamente dal reparto di pediatria di un grande ospedale milanese, un mese prima di essere dimessa e dopo avere vinto una dura battaglia contro la leucemia. Possibile che sia stata rapita? È quello che si chiedono con apprensione parenti, amici e inquirenti, e il mistero si infittisce quando cominciano a girare voci sul fatto che nell’ospedale sono state condotte sperimentazioni illecite su Angelica e altri bambini, con farmaci non autorizzati.

Mentre sale la disperazione del padre di Angelica, Wen Li, e di Regina Pardo Roquez, una volontaria dell’ospedale che è anche la madre di Eva, proprietaria di una prestigiosa casa editrice italiana che sta per essere venduta agli americani, il commissario De Vicari e l’ispettore capo Iolanda Svevo conducono le indagini.

Le ricerche per ritrovare Angelica, il mistero sulle sperimentazioni cliniche dei farmaci sui bambini e le vicende della casa editrice si intrecciano in un incalzante susseguirsi di eventi fino all’epilogo finale, che mette il dito in una delle più terribili piaghe della società moderna.

Un libro capace di toccare le corde più profonde, che non può lasciare indifferenti.

L’Autrice

Elena Salem è nata e vive a Milano. Laureata in Filosofia, è giornalista e coach. Insegna scrittura creativa ed è fondatrice de Il piacere di raccontare, una community di persone che condivide la passione per la lettura, la scrittura, l’arte e la cultura.

Ha iniziato la sua attività professionale come giornalista, collaborando anche con Il Corriere della Sera. Ha costituito una piccola casa editrice, Bridge Edizioni, ed è stata per quattro anni presidente AIPE (Associazione Italiana Piccoli Editori). Ha lavorato come manager della comunicazione in Poste Italiane, Alitalia, DHL Express Italia.

«Vivevo in una torre d’avorio, immersa nei libri. In azienda sono stata catapultata nel mondo reale ed è stata un’esperienza bellissima». In narrativa ha esordito con il libro Puntini nell’universo (ibis Edizioni, con una prefazione di Umberto Veronesi), con il quale ha vinto il Premio della Letteratura di Como 2015, sezione racconti.

“Storia segreta di Angelica Li” è il suo primo romanzo, ma lei racconta che la storia ce l’ha in mente da sempre. Vive con il marito e due gattoni un po’ svampiti, adora la campagna, in particolare i colli piacentini, dove si rifugia nel tempo libero per stare a contatto con la natura e, attraverso il web, con il mondo

“A Occidente del Futuro” di Lia Migale, la presentazione il 5 dicembre

“A Occidente del Futuro” di Lia Migale, la presentazione si terrà presso la Fondazione Basso a Roma

Lunedì 5 dicembre alle 17:30 la Fondazione Basso (via della Dogana Vecchia, 5 – 00186 Roma) ospiterà la presentazione dell’ultimo romanzo di Lia Migale “A Occidente del Futuro” (La Lepre Edizioni). Con l’Autrice interverranno Maria Rosa Cutrufelli e Giacomo Marramao. Modererà l’incontro Gabriella Bonacchi.

«Le grandi ricchezze e le grandi povertà trovano un punto d’incontro nelle guerre. Gli uni vendendo armi, rubando terreni, concedendo prestiti accumulano sempre più inutili ricchezze; gli altri massacrando o facendosi massacrare credono di rimuovere la polvere delle povertà. Forse per questo la natura si erge a Giudizio Universale…». Come saremo trasformati
da questo futuro inquietante?

Una madre single e sua figlia, il loro quotidiano, le loro amicizie, gli amori perduti e quelli nuovi dell’adolescenza. Eva non ha un amore e Arianna non ha un padre. Appartengono a due generazioni con un diverso rapporto con la politica. Eva si batte per i diritti e per la legalità e, anche se disillusa, crede ancora nelle istituzioni, per lei la politica implica passione civile. Arianna, invece, vede la politica solo nei termini del fare: aiutare chi è indietro nella vita, il mondo a salvarsi, la natura a rigenerarsi, inventare soluzioni contro il cambiamento climatico. Il romanzo ci offre una visione della corrente del tempo: il passato, anche se difficile, contiene ancora l’allegria della giovinezza; mentre il presente, che definisce l’età adulta, è attraversato dal dolore. E poi, il futuro, uno strano futuro privo di speranza. Eppure, la vita riserva sorprese inattese. Infatti, tra le difficoltà di una quotidianità difficile e violenta, Arianna ritrova il padre che non aveva mai conosciuto. Padre e figlia dovranno confrontarsi con sentimenti nuovi e contraddittori, ritrovando una nuova umanità e un ignoto e diverso modo di vivere il loro rapporto. E, forse, la speranza nel futuro.

L’Autrice

Lia Migale, scrittrice ed economista, è nata a Teramo e vive a Roma. È stata docente presso “Sapienza” – Università di Roma. Ha pubblicato vari testi letterari e scientifici. Con La Lepre ha pubblicato il romanzo Incontri all’angolo di un mattino (2018). Tra i principali scritti letterari: L’innumerevole Uno (Iacobelli, vincitore Premio Capalbio 2018), Piccola storia del femminismo in Italia (Empiria), La donna del diavolo (Voland), Malamore (Empiria), In un altro luogo (Empiria). Di recente sono usciti i piccoli saggi personali Divagazioni sul “Doppio”. Lia e Rachele (All Around) e Ciò che dovremo ricordare. Divagazioni sul tempo (DeA, donne e altri).