Archivi tag: Divier Nelli

SEGNALAZIONE | ‘Moon. 50 anni dall’allunaggio’ da oggi in libreria

Da oggi, in tutte le librerie e gli store on line è disponibile Moon. 50 anni dall’allunaggio, a cura di Divier Nelli con un pensiero di Tito Stagno (ed. Lasciani Libri).

Undici storie, undici autori italiani tra affermati ed esordienti, un unico filo rosso: l’ideale circumnavigazione dello storico allunaggio del 20 luglio 1969, che la Rai immortalò nella epocale e lunga diretta, rimasta nella memoria di tantissimi, guidata da Tito Stagno, con  il mitico Ruggero Orlando in collegamento dagli States. Racconti dei generi più disparati, dalla fantascienza, all’amore, dal fantastico, allo storico, passando per il complottismo. Vicende di volta in volta drammatiche, ironiche, grottesche, intimiste, tutte a loro modo esemplari e con dentro un pizzico di Luna, come non l’avete mai vista, filtrata attraverso lo sguardo di narratori persino più spericolati di Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Con i racconti degli affermati Giulio Leoni, Leonardo Gori, Mariano Sabatini, Giada Trebeschi e altri sei autori, esordienti: Vittorio Simonelli, Fabiana Catani, Monica Campolo, Manuela Bertuccelli, Paolo Miniussi, Stefano Fazzi.  “Dalla diretta televisiva di quell’estate lontana arrivarono immagini in bianco e nero ancora vive nella  memoria di migliaia e migliaia di donne e di uomini. La conquista della Luna, però, ci riporta subito alla mente altre vicende, in parte anche personali: momenti della vita tristi e lieti, successi e fallimenti, inizio o fine di amicizie o di amori che con la missione lunare di Apollo 11 hanno in comune solo la concomitanza. E proprio questa contemporaneità ci induce pure a ingrandire e attualizzare storie vecchie di mezzo secolo, frutto magari della fantasia o di originali e macchinose teorie complottiste, dissolvendo l’alone siderale che le annebbiava e ridando loro vita. Molti di questi racconti, scritti utilizzando generi narrativi diversi, meritano di essere raccolti in un libro. Divier Nelli lo ha fatto con Moon, questa originale antologia” scrive ne L’uomo della luna, Tito Stagno, che ha firmato la prefazione al volume.

Nasce l’Agenzia Maieutica Letteraria. A parlarcene è Divier Nelli, uno dei fondatori.

Il panorama editoriale italiano è ricco di spazi dedicati alla diffusione e alla conoscenza della cultura. Si pensi ai tanti editori, piccoli o grandi, indipendenti o meno, alle riviste letterarie o divulgative, alla moltitudine di blog a tema. Tutti insieme lavorano per la diffusione e la condivisione di contenuti, di storie e di libri di autori emergenti e non solo. Un ruolo fondamentale nel mondo editoriale lo giocano però le agenzie editoriali. In Italia ce ne sono diverse, ma oggi vi parlo di una nuova realtà, appena nata, l’ Agenzia Maieutica Letteraria.


Per uno scrittore, non solo esordiente, è molto importante avere una valutazione professionale del proprio testo, per verificarne in modo costruttivo il valore letterario ed editoriale, per comprenderne potenzialità e margini di miglioramento o per decidere se intervenire con un editing professionale. In questo, fondamentale è il ruolo delle agenzie editoriali, come l’Agenzia Maieutica Letteraria. Divier Nelli ce ne parla e ci spiega i principi che ne sono alla base.

Com’è nata?
Dal desiderio di mettersi in gioco di tre amici che amano la scrittura e vogliono condividere la professionalità acquisita in molti anni di lavoro.

Agenzia Maieutica Letteraria, perché questo nome?
Col termine Maièutica, l’arte ostetrica, s’intende il metodo dialogico tipico di Socrate, il quale si comportava come una levatrice, aiutando gli altri a “partorire” la verità. Con la nostra agenzia, noi vogliamo comportarci allo stesso modo, con la differenza che aiutiamo gli autori a partorire e crescere i loro romanzi, racconti, saggi ecc.

Oltre a Divier Nelli, chi sono gli attori di AML?
Sono Giada Trebeschi, scrittrice, storica e interprete. E Mariano Sabatini, scrittore, giornalista professionista e autore tv.

Quali servizi offrite e a chi vi rivolgete?
Ci rivolgiamo agli aspiranti scrittori, a quelli già affermati e agli editori. Al momento non offriamo rappresentanza, ma una vasta gamma di servizi: dalla lettura testi all’editing, dall’interpretariato all’ufficio stampa dedicato, dal coaching all’organizzazione di workshops in tutta Italia.

Qual è la differenza tra AML e altre agenzie?
La principale e più importante differenza è che siamo tre autori al servizio di altri autori. Sappiamo bene cosa significa scrivere e pubblicare, conosciamo dolori e gioie di questo mestiere perché li viviamo sulla nostra pelle.

Perché per un autore è importante rivolgersi ad una agenzia editoriale?
Perché chi scrive ha sempre bisogno di consigli mirati per migliorare le proprie opere e di confrontarsi con professionisti in un mondo, come quello editoriale, sempre più competitivo e dipendente dalla visibilità.

Il sogno nel cassetto di AML?
Che l’agenzia diventi un punto di riferimento per autori ed editori. Incrociamo le dita.

Tre professionisti del settore hanno scelto di mettere a disposizione di tutti le loro competenze, ma chi sono?
Divier Nelli è scrittore, editor, consulente editoriale e docente di narrazione. Ha diretto i Gialli Rusconi, collaborato e pubblicato romanzi e decine di racconti con alcune delle più importanti case editrici italiane e riguardo al lavoro di editing che l’AML propone ha aggiunto:

Poiché non tutti i testi hanno bisogno dello stesso lavoro di rifinitura, a seconda delle necessità di ognuno, proponiamo tre opzioni di editing: “piuma” (per testi già ben scritti e strutturati, che hanno solo bisogno di una messa a punto); “medio” (per testi che presentano lacune dal punto di vista strutturale e stilistico) e “massimo” (testi ancora lontani dagli standard editoriali richiesti, che necessitano di una completa e approfondita revisione).

Giada Trebeschi, inserita nell’anagrafe degli storici per la Storia Moderna, con i suoi romanzi, tradotti in varie lingue, ha ricevuto numerosi premi, e proprio in riferimento al romanzo storico ha detto: Il romanzo storico sembra essere tornato di gran moda, e ricordiamo che i due libri di maggior successo in Italia sono storici: Il nome della rosa e I promessi sposi. Ma scrivere un romanzo storico non significa semplicemente ambientare il racconto in un periodo “altro”. Bisogna rendere la Storia personaggio, parte integrante del racconto e per farlo servono i mezzi e le competenze giuste che noi possiamo offrire.

Ma a che cosa serve scrivere un libro se nessuno lo sa o se si perde fra la moltitudine di libri che ogni giorno si riversano sui banconi delle librerie e sulle piattaforme online?

Fondamentale, allora, è cercare la massima visibilità possibile e ci si può riuscire solo con una buona, professionale e mirata attività di comunicazione. Alla AML offriamo l’opportunità di avere un ufficio stampa dedicato e qualificato che lavori in sinergia con l’autore, già pubblicato e non da editori a pagamento, per conquistare l’attenzione necessaria su stampa nazionale, web, radio e televisioni tramite interviste, recensioni e citazioni. E poiché ogni scrittore ha messaggi e esigenze diverse, per ciascuno troveremo di volta in volta i percorsi più efficaci,

ha dichiarato Mariano Sabatini, giornalista professionista che dagli anni Novanta ha scritto di cultura e spettacoli sui maggiori quotidiani, periodici e per il web. È stato autore per la Rai, Tmc e altri network nazionali, sui quali continua a essere presente come commentatore. Autore di diversi libri, tra cui due romanzi pluripremiati e tradotti all’estero per Salani.

Insomma, l’Agenzia Maieutica Letteraria è una realtà fresca, competente, concreta, in grado di accompagnare gli autori nel lungo e complesso percorso editoriale.

Un Garibaldi inedito nel racconto di Divier Nelli

Il nostro Garibaldi è un racconto breve di Divier Nelli, edito da Oakmond Publishing.

cover

Ho scoperto questo racconto e l’autore grazie alla segnalazione del blog di Giulia Mazzoni M’hanno detto di fare un blog.

Si tratta di un racconto breve, piacevolissimo per lo stile accattivante e la giusta suspanse che l’autore sa mettere nella sua narrazione.

Al centro della storia, come si intuisce dal titolo, vi è Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi.

giuseppe_garibaldi
Giuseppe Garibaldi

L’autore ci presenta uno spaccato della vicenda garibaldina e precisamente descrive una prigionia del nostro protagonista a Trapani, avvenimento che precederebbe lo sbarco dei Mille in Sicilia.

Questo racconto viene intervallato dalla narrazione della storia di un altro protagonista che sarà decisivo nello sviluppo dell’intera vicenda.

Questo perché il suo “sacrificio” servirà a rendere possibile lo sbarco dei Garibaldini a Marsala.

Non voglio anticiparvi molto, per non togliervi il piacere della lettura e del finale, ma non posso non dirvi che il Garibaldi fatto prigioniero subirà delle torture, i cui particolari l’autore non cela al lettore.

Nonostante queste descrizioni che a qualcuno potrebbero dare fastidio, il racconto è molto bello e dispiace che sia così breve.

Il lettore, infatti, si incuriosisce e vorrebbe continuare a leggere, ma il resto della vicenda è Storia nota a tutti.

Questo racconto ci offre la possibilità, inoltre, di ripescare una curiosità sulla persona di Garibaldi.

Quando il nostro eroe sbarcò in Sicilia per la sua impresa ebbe accanto un altro colonnello, John Whitehead Peard, militare britannico.

Colonel_John_Whitehead_Peard-_Commonly_Known_as_Garibaldi's_Englishman_WDL2952
John Whitehead Peard

Nel 1859, in occasione della campagna contro l’Austria, il colonnello Peard venne in Italia per unirsi ai volontari di Garibaldi, ma il Ministero della Guerra rifiutò la sua domanda perchè ritenuto troppo vecchio: aveva circa 48 anni.

L’inglese non si arrese e ricevuto da Cavour in persona espose le sue ragioni che furono così convincenti da far accettare la sua richiesta.

Il colonnello Peard si ritrovò così nel corpo dei Mille.

Tralasciando i fatti storici nel dettaglio, la curiosità sta nel fatto che Peard venne considerato già dai suoi contemporanei il sosia di Garibaldi.

Infatti, il colonnello inglese pare fosse così affascinato dalla figura di Garibaldi da assumerne quasi le sembianze e le movenze.

Aveva una lunga barba bianca e vestiva quasi in maniera identica a Garibaldi, ad eccezione della giubba che era blu invece di essere rossa.

Spesso fu scambiato per il vero Garibaldi, anche dalle truppe borboniche e ciò rappresentò una risorsa importante perché permetteva depistaggi e confondeva le acque al momento giusto.

E per chiudere vi segnalo una simpatica proposta della casa editrice.

Prima di iniziare a leggere il racconto vero e proprio, la casa editrice vi suggerisce di accompagnare la lettura con un bel bicchiere di vino: in questo caso un buon Barolo.

Buona lettura!!!

800px-Divier_nelli
Divier Nelli