Presentiamo ‘Borgo Sud’ di Donatella di Pietrantonio: «C’era qualcosa in me che chiamava gli abbandoni»
“Borgo Sud” di Donatella Di Pietrantonio, edito da Einaudi, è il quarto libro entrato nella cinquina finalista del Premio Strega 2021. Il volume è stato presentato da Nadia Fusini. leggiamo, dunque, la sua presentazione.
Scrive Nadia Fusini
«Con quest’ultimo romanzo, Borgo Sud, Donatella Di Pietrantonio si conferma scrittrice di grande forza e solidità, che sa trovare la parola esatta per dire i sentimenti, grazie a una scrittura scabra ma densissima, che ha un passo tutto suo nel solco di una solida tradizione.
Qui a tema è il legame tenace, ondivago, spesso ambivalente tra sorelle, creature diverse eppure riconducibili alla stessa matrice, quella madre riluttante che in Borgo Sud è la ferita originaria per entrambe.
Donatella Di Pietrantonio racconta da sempre le spire dolorose del rapporto madre-figlia, ma in questo romanzo intenso e abilmente tessuto dal punto di vista narrativo, le due sorelle protagoniste sanno trovare l’una nell’altra conforto, pungolo, salvezza.
Nella lunga notte in cui si mette in viaggio per ricongiungersi ad Adriana, la sorella indocile, spericolata, la narratrice compie un viaggio coraggioso nella memoria, in un andirivieni naturale, emozionante, seguendo il filo sottile e resistente dei ricordi. Perché allontanarsi, nello spazio e nel tempo, non basta a volte a ricucire gli strappi, a dimenticare certi amori giovanili precipitosi. L’appartenenza, nei romanzi di questa scrittrice, più che una condizione è infatti un movimento, una negoziazione continua con le proprie radici, i propri luoghi, così peculiari e tuttavia così universali, perché letterari.
Per questi motivi desidero presentare Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio al Premio Strega 2021.»
Sinossi
È il momento più buio della notte, quello che precede l’alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po’, e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? È davvero in pericolo?
Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella più scomoda, o troppo amara. Così tutt’a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande.
Entrando nell’appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa.
Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte interminabile di viaggio – in cui mettere insieme i ricordi -, che la riporterà a Pescara, e precisamente a Borgo Sud, la zona marinara della città. È lì, in quel microcosmo così impenetrabile eppure così accogliente, con le sue leggi indiscutibili e la sua gente ospitale e rude, che potrà scoprire cos’è realmente successo, e forse fare pace col passato.
L’Autrice
Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Con L’Arminuta (Einaudi 2017, tradotto in piú di 25 paesi) ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Campiello, il Premio Napoli e il Premio Alassio. Per Einaudi ha pubblicato anche Bella mia (prima edizione Elliot 2014), con cui ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati, e Borgo Sud (2020).