Gli ultimi accadimenti storici italiani, ma non solo, ci suggeriscono che nell’aria aleggia una certa tendenza alla caccia all’uomo nero, a colui che è diverso e viene da noi per rubare e sottrarci ciò che ci spetta di diritto! Se sia veramente così ho seri dubbi, ma certamente questa è l’opinione dominante, che solleva non poche preoccupazioni.
In Europa, ma anche oltre oceano, dilaga una certa tendenza razzista. Credevamo che dopo gli accadimenti della Seconda Guerra Mondiale, dopo la lotta dei neri d’America, qualcosa fosse cambiato, invece era solo sopito.
Ho cercato di capire quale fosse il problema alla base di tutto questo e inevitabilmente escono fuori la mancanza di fattori culturali, gli interessi economici e sociali di una ristretta fascia di persone o di paesi che fanno interessi politici e commerciali, di mancanza di empatia e di buon senso.
In questa mia ricerca molto stimolante, è saltato fuori un libretto a firma di Umberto Eco (non uno a caso!) dal titolo eloquente “Il fascismo eterno”, edito da La nave di Teseo.
Una nota dell’autore in apertura del testo ci spiega la nascita di questa pubblicazione. Eco ci informa che si tratta di un discorso che pronunciò il 25 aprile 1995 agli studenti della Columbia University per celebrare la liberazione dell’Europa. Il tema dell’antifascismo all’epoca aveva un certo rilievo, poiché ci si trovava a ridosso dell’attentato di Oklahoma City e della ‘scoperta’ di organizzazioni di estrema destra esistenti negli Stati Uniti.
La conferenza ebbe un certo risalto mediatico e il discorso fu ripreso e tradotto in diversi paesi.
Ma cosa lo rende così interessante e soprattutto attuale? Il fatto che Umberto Eco individua degli elementi, quattordici per essere precisi, che sono alla base di un comportamento che definisce Ur-Fascismo, ovvero “Fascismo eterno”.
Vediamoli brevemente:
- Alla base c’è sempre il culto della tradizione. La cultura del Fascismo eterno è sincretica e non dà spazio all’avanzamento del sapere. In questo caso Eco fa l’esempio della New Age, in cui è possibile trovare anche Sant’Agostino, che avvicinato a Stonehenge rende perfettamente il senso del sincretismo di cui si accennava.
- Il tradizionalismo implica necessariamente il rifiuto del modernismo e in questo si insinuano varie forme di irrazionalismo.
- L’irrazionalismo appoggia l’azione per l’azione, che va condotta senza permettere alcuna forma di riflessione. In questo senso la cultura è qualcosa di sospetto, un ostacolo, poiché elemento che induce alla critica.
- Rifiutando ogni forma di critica, l’Ur-Fascismo vede il disaccordo come tradimento.
- L’Ur–Fascismo accresce la propria forza alimentando la paura della differenza. In questo l’Ur-Fascismo è razzista per definizione.
- L’ l’Ur-Fascismo trae origine dalla “frustrazione individuale o sociale” e fa leva su appelli e proclami rivolti alle classi medie frustrate da crisi economiche, politiche e sociali.
- A chi è frustrato l’Ur-Fascismo dice di avere il privilegio di essere nato nello stesso paese, ponendo le basi del nazionalismo. Chi non ha radici nazionali, non può dare identità alla nazione. In questo si insinua facilmente l’ossessione del complotto e la xenofobia.
- I seguaci dell’Ur-Fascismo vedono nel ricco il nemico, che va combattuto, anche se per un semplice gioco retorico, sarà ora più forte, ora più debole.
- Per l’Ur-Fascismo siamo in continua lotta perché la pace significa essere in combutta con il nemico.
- L’Ur-Fascismo predica un “elitismo popolare” contro coloro che disprezzano e non hanno cura dei deboli. Il suo leader si porrà così nella posizione di “dominatore”, poiché il popolo, debole, ha bisogno di una figura che metta ordine.
- In questo contesto ognuno è educato a diventare un eroe.
- Sia la guerra perenne che l’eroismo sono complessi da giocare e l’Ur-Fascismo devia così sulla questione sessuale, che nemmeno è facile gestire. Spesso cade nel machismo (disdegno per le donne e per le abitudini sessuali non conformiste).
- L’Ur-Fascismo si basa su un “populismo qualitativo”, in cui la risposta emotiva di un gruppo selezionato di cittadini viene accettata come la voce del popolo. A ragione di ciò, l’Ur-Fascismo deve combattere i “putridi” governi parlamentari.
- L’Ur-Fascismo parla una neolingua, semplificata, al fine di limitare gli strumenti per il ragionamento complesso e critico.
Questi sono, sinteticamente, i quattordici punti che Umberto Eco individua ne Il Fascismo eterno.
Non aggiungo altro. Lascio a voi ogni deduzione.
Solo un consiglio: state svegli!