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Firenze Archeofilm, dal primo marzo al via il Festival internazionale di Cinema di Archeologia, Arte e Ambiente

Il grande cinema che racconta le vicende dell’uomo

Dal primo al cinque marzo a Firenze – Cinema La Compagnia – si terrà il Festival internazionale di Cinema di Archeologia, Arte e Ambiente. (Leggi il programma completo).

Per cinque giornate, mattina e pomeriggio il meglio della produzione mondiale sui temi di Archeologia, Arte e Ambiente.

• In programma 80 film, tra cui moltissime anteprime, provenienti da 16 nazioni diverse
• Sezione “Original Sound” con film in lingua originale (greco, spagnolo, francese, portoghese, turco)

Giuditta Pruneti, direttore “Firenze Archeofilm, ha dichiarato:

FIRENZE ARCHEOFILM 2023. Potremmo presentarlo come il Giro del mondo in 80 film. Il mondo dell’archeologia, della storia, dell’arte, dell’ambiente, tra nuove scoperte e “vecchie” ma sempre affascinanti storie. È l’uomo che attraverso il cinema racconta se stesso, omaggia il proprio passato, un mare non sempre limpido in cui però è fondamentale imparare a specchiarsi.
Un festival che ogni anno rinnova la ferma volontà di farsi promotore di film e documentari che in molti casi troverebbero, ingiustamente, scarsa visibilità. Sempre lontano da scontati sensazionalismi, nel pieno rispetto della linea dettata da Archeologia Viva, rivista organizzatrice dell’evento.
Questa quinta edizione dà voce a una selezione di ben ottanta documentari arrivati da ogni angolo del pianeta: Francia, Stati Uniti, Spagna, Malesia, Regno Unito, Italia, Iran, Germania, Australia, Portogallo, Turchia, Cina, Indonesia, Grecia, Svizzera, Brasile… Una voce che parla molte lingue ma che ci comunica lo stesso amore e lo stesso rispetto per l’Uomo che è stato, e forse speranza per l’Uomo che sarà.
Grazie dunque ai registi e ai produttori che ogni anno ci propongono e affidano le loro opere. Grazie all’Università di Firenze, ai docenti, che credono nella nostra manifestazione e agli studenti, donne e uomini del futuro. Grazie al Museo Fiorentino di Preistoria e Protostoria “P. Graziosi”, una perla nel cuore della città, che vi invitiamo a visitare (se ancora non lo avete fatto). Infine un grazie affettuoso a tutto il nostro, fedelissimo, pubblico.

“L’ombra di Caravaggio” il trailer del nuovo film di Michele Placido

“L’ombra di Caravaggio” il trailer del nuovo film di Michele Placido con protagonista Riccardo Scamarcio

Goldenart Production e Rai Cinema hanno presentato il trailer ufficiale del film “L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido, al cinema dal 3 novembre.

Il film esplora l’intricata e avventurosa esistenza di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, già una popstar al suo tempo, raccontato nelle sue profonde contraddizioni e nelle oscurità del suo impenetrabile tormento. Ribelle e inquieto, devoto e scandaloso, indipendente e trasgressivo, il Caravaggio che Placido mette in scena è un artista maledetto dal talento assoluto, ma soprattutto una rockstar ante litteram, un rebel without a cause costretto ad affrontare gli inquietanti risvolti di una vita spericolata – con le sue donne e i suoi demoni – in cui genio e sregolatezza convivono per regalarci un personaggio fuori dal tempo e un’icona affascinante e universale. 

Nei panni del celebre pittore Riccardo Scamarcio, affiancato da un cast internazionale composto da Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Tedua, Vinicio Marchioni e Lolita Chammah, ai quali si aggiungono Alessandro Haber, Moni Ovadia, Brenno Placido, Maurizio Donadoni, Lorenzo Lavia, Gianfranco Gallo e tanti altri.

Elisabeth, il film di Roger Michell arriva al cinema

Elisabeth, il film di Roger Michell arriva al cinema in una proiezione speciale

Roger Michell, nel film Elisabeth, racconta la storia di Elisabetta, regina d’Inghilterra, incantando il pubblico con veri e propri pezzi da collezione. Utilizzando immagini di repertorio che attraversano decenni, dagli anni ’30 al 2020, regala un ritratto celebrativo e irriverente della regina Elisabetta, donna icona del nostro secolo, nell’anno del suo Giubileo.

2D2XTWD Britain’s Queen Elizabeth II arrives at a windy RAF Valley in Anglesey, to visit her grandson Prince William at the base. Fonte: https://www.luckyred.it/movie/elizabeth/#

Il film racconta con filmati d’archivio il dietro le quinte della vita della grande regina. Gli incontri con Nixon per il tè, mentre un principe Carlo di 8 anni le gira intorno in estasi; il momento successivo all’Incoronazione in cui, giovane ed euforica, scendendo dalla carrozza fa quasi cadere la corona o ancora un filmato dove, adolescente, balla libera e felice prima di assumersi la responsabilità che la consegnerà alla storia.

Un tour cinematografico su e giù per i decenni. Giocoso, poetico, divertente, disobbediente, ingovernabile, affezionato, inappropriato e birichino. Una celebrazione.

G4BT5X Queen Elizabeth II gives a wide smile for the crowd from her carriage as she leaves Westminster Abbey, London after her Coronation. Fonte immagine: https://www.luckyred.it/movie/elizabeth/#

Il film sarà nelle sale cinematografiche, distribuito da Lucky Red, in una proiezione speciale di tre giorni, 16-17 e 18 maggio.

Jungle Cruise, esce il 28 luglio in nuovo film Disney

Esce nei cinema italiani il prossimo 28 luglio il nuovo film d’avventura con Dwayne Johnson ed Emily Blunt

La nuova avventura Disney Jungle Cruise è una divertente ed emozionante corsa lungo il Rio delle Amazzoni con Dwayne Johnson ed Emily Blunt nei panni dello spericolato capitano Frank Wolff e di un’intrepida ricercatrice, la dottoressa Lily Houghton.

Sinossi

Da Londra, in Inghilterra, Lily parte per la foresta amazzonica e recluta Frank per guidarla lungo il corso del fiume con La Quila, la sua barca diroccata ma affascinante. Lily è determinata a scoprire un antico albero con straordinarie capacità curative, in grado di cambiare il futuro della medicina. Durante questa epica ricerca, l’improbabile duo incontra innumerevoli pericoli e forze soprannaturali, nascosti nell’ingannevole bellezza della rigogliosa foresta pluviale. Ma quando vengono svelati i segreti dell’albero perduto, la posta in gioco per Lily e Frank diventa sempre più alta e il loro destino e quello dell’umanità sono appesi a un filo.

Cast

Il film è diretto da Jaume Collet-Serra e interpretato da Dwayne Johnson, Emily Blunt, Edgar Ramírez e Jack Whitehall, con Jesse Plemons e Paul Giamatti. Il film è prodotto da John Davis, John Fox, Dwayne Johnson, Hiram Garcia, Dany Garcia e Beau Flynn, mentre Scott Sheldon e Doug Merrifield sono i produttori esecutivi. La sceneggiatura è firmata da Michael Green e Glenn Ficarra & John Requa, da un soggetto di John Norville & Josh Goldstein e Glenn Ficarra & John Requa.

Personaggi principali

FRANK WOLFF (Dwayne Johnson)

Il carismatico capitano Frank Wolff è a capo della Jungle Navigation Company. Opportunista e infinitamente affascinante, Frank accompagna turisti ignari lungo il Rio delle Amazzoni, organizzando crociere panoramiche povere di sostanza ma ricche di umorismo.

LILY HOUGHTON (Emily Blunt)

Brillante e intrepida allo stesso tempo, la dottoressa Lily Houghton è una scienziata ed esploratrice britannica molto determinata. Spinta non soltanto dai suoi ideali ma anche dall’inarrestabile desiderio di dimostrare il proprio valore, Lily è uno spirito libero con una forza da non sottovalutare.

AGUIRRE (Edgar Ramírez)

Il capitano Aguirre è il temibile leader di una spietata banda di soldati. Questi uomini maledetti sono guerrieri potenti spinti da una vendetta personale, che li rende una minaccia ancora più grande per la missione di Frank e Lily.

MACGREGOR HOUGHTON (Jack Whitehall)

Il fratello di Lily, MacGregor, si unisce a lei e Frank nella loro spedizione lungo il Rio delle Amazzoni. L’elegante MacGregor apprezza le cose belle della vita (abbigliamento ricercato e alla moda, alta cucina, stile di vita signorile), anche nel bel mezzo della foresta pluviale.

PRINCIPE JOACHIM (Jesse Plemons)

Il principe Joachim è un giovane comandante ricco e competente che ha a disposizione un arsenale di armi militari. Deciso a ottenere potere e gloria, si mette alla spietata ricerca dell’antico reperto che rappresenta l’obiettivo del viaggio di Lily e Frank.

NILO (Paul Giamatti)

Proprietario di una compagnia di crociere turistiche di grandissimo successo, Nilo è un individuo potente e un rivale spietato nella cittadina portuale dell’Amazzonia dove Frank fatica a guadagnarsi da vivere con la sua barca pericolante.

‘Encanto’, pubblicato il trailer del nuovo film Disney

‘Encanto’, il nuovo film Disney uscirà nelle sale il prossimo 25 novembre, intanto è stato rilasciato il primo trailer ufficiale

Encanto, il nuovo film d’animazione targato Walt Disney Animation Studios diretto da Byron Howard, regista di Zootropolis, Rapunzel e L’intreccio della torre, e Jared Bush, co-regista di Zootropolis, arriverà il 25 novembre nelle sale italiane. Intanto è stato rilasciato il primo trailer ufficiale.

La trama

Encanto racconta la storia di una famiglia straordinaria, i Madrigal, che vive nascosta tra le montagne della Colombia, in una casa magica, in una città vivace, in un luogo meraviglioso e incantato chiamato Encanto. La magia di Encanto ha donato a ogni bambino della famiglia un potere unico, dalla superforza al potere di guarire. Tutti tranne Mirabel. Ma quando scopre che la magia che circonda Encanto è in pericolo, Mirabel decide che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima speranza della sua straordinaria famiglia.

In Walt Disney Animation Studios’ “Encanto,” Antonio may be shy, but his huge heart is his biggest asset—rivaled only by his newly received magical ability to communicate with animals. Directed by Byron Howard (“Zootopia,” “Tangled”) and Jared Bush (co-director “Zootopia”), co-directed by Charise Castro Smith (writer “The Death of Eva Sofia Valdez”) and produced by Clark Spencer and Yvett Merino, “Encanto” opens in theaters on Nov. 24, 2021. © 2021 Disney. All Rights Reserved.

Il trailer

Il nuovo trailer include la canzone originale “Colombia, Mi Encanto” tratta dal film e interpretata dal cantautore e attore 17 volte vincitore del GRAMMY® e del Latin GRAMMY Carlos Vives, nato a Santa Marta in Colombia. “Questa canzone celebra la magica diversità della Colombia”, afferma Vives. “Fremo dalla voglia di vedere come la musica riuscirà a fondersi con le immagini e i personaggi ispirati all’‘encanto’ dei colombiani”.

Walt Disney Animation Studios’ “Encanto” introduces Mirabel, a 15-year-old who lives with her family in the mountains of Colombia in a magical house, in a vibrant town, in a wondrous, charmed place called an Encanto. Mirabel, a kind and humble teenager who puts the ordinary in extraordinary, struggles to fit in a family that’s blessed with magical powers. Featuring the voice of Stephanie Beatriz as Mirabel, “Encanto” opens in theaters on Nov. 24, 2021. © 2021 Disney. All Rights Reserved.

Le colonne sonore

Il film include le nuove canzoni del vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award® Lin-Manuel Miranda (Hamilton, Oceania) ed è diretto da Byron Howard e Jared Bush, co-diretto da Charise Castro Smith (sceneggiatrice di The Death of Eva Sofia Valdez) e prodotto da Clark Spencer e Yvett Merino. La sceneggiatura è firmata da Bush e Castro Smith. I filmmaker sono stati profondamente ispirati dal loro viaggio di ricerca in Colombia durante le prime fasi di sviluppo di Encanto, oltre che dal loro continuo lavoro con un gruppo di consulenti esperti riuniti nel corso della produzione del film.

CINEMA | L’Affare Dreyfus nel film di Roman Polanski

Lo devo ammettere, ci sto prendendo gusto a parlare di serie tv e di cinema! Questa volta vi parlo dell’ultimo film che ho visto al cinema: L’Ufficiale e la Spia di Roman Polanski. Il lungometraggio ci racconta il famoso Affare Dreyfus, che tenne occupata per molto tempo l’opinione pubblica francese e creò un caos politico non indifferente. Il film si apre con la scena, molto significativa, in cui Dreyfus viene dinanzi ad uno schieramento di truppe e capi militari degradato e successivamente inviato in esilio sull’Isola del Diavolo. Nonostante il grido di innocenza che Dreyfus lancia in questa scena alle truppe schierate, tutto il film ci è narrato dal punto di vista dell’ufficiale colonnello Georges Picquart, interpretato da Jean Dujardin.

A Dreyfus (Louis Garrel) sono stati imputati reati di tradimento per aver diffuso informazioni militari ai tedeschi, ma in realtà i veri motivi sono legati ad atteggiamenti di antisemitismo. Dreyfus è ebreo e verso gli ebrei, nella Francia della Belle Époque, non mancano comportamenti razzisti, che nel film vengono citati attraverso le azioni non isolate del popolo o dei singoli. Picquart di certo non ha in gran simpatia gli ebrei, ma in lui prevarrà comunque il senso di giustizia e di verità. Per questo motivo, quando scoprirà che quello nei confronti di Dreyfus è stato un processo farsa e c’è stato un grave errore giudiziario, si batterà perché il processo sia rifatto e si giunga alla verità. Scoprirà il vero colpevole, ovvero il colonnello Ferdinand Walsin Esterhazy, che nel film non compare mai.

Fonte: http://www.artspecialday.com

La vita di Picquart si complica, viene prima allontanato dalla Francia poi sospeso. A questo punto non può fare più niente per aiutare Dreyfus, la credibilità militare della Francia è in pericolo e con essa anche la politica internazionale, ma al suo posto interviene lo scrittore Zola, con il suo famoso articolo giornalistico J’accuse, apparso il 13 gennaio 1898 sul giornale socialista L’Aurore che aveva lo scopo di denunciare pubblicamente i persecutori di Alfred Dreyfus. Lo scandalo raggiungerà ogni angolo del paese, ma anche il nuovo processo si concluderà con un nulla di fatto. Dreyfus sarà condannato e poi graziato.

Fonte: http://www.artspecialday.com

Il film risulta fedele ai fatti storici, che vengono narrati nell’essenzialità sia dei dialoghi che dei gesti. Gli ambienti sono ricchi di particolari e l’investigazione di Picquart ci risulta chiara, quasi come quella del migliore degli investigatori. L’esercito francese, a diversi livelli, e la politica di Stato ne escono sconfitti: pregiudizi, falsità, antisemitismo, opportunismi sono elementi che sembrano essersi incancreniti nella mentalità a tutti i livelli della società. Lo stesso Picquart è mosso da senso del dovere, ma trarrà comunque il suo vantaggio dalla storia. Infatti, divenne Ministro della Guerra tre mesi dopo la riabilitazione, nel primo governo di Clemenceau, abilitazione avvenuta contemporaneamente a quella di Dreyfus.

 

L’ufficiale Picquart in una scena del film

L’Ufficiale e la Spia lo si può definire un film pacato, essenziale, che non si perde in fronzoli, ma che non crea nello spettatore pathos e grande partecipazione. Nonostante ciò, la pellicola risulta, a mio parere ben fatta e soprattutto un ottimo mezzo di documentazione storica su quello che è stato lo scandalo giudiziario forse più grave della Francia dei secoli passati. Il film non ha elementi disturbanti, tutto si svolge in determinati ambienti che rappresentano ognuno un aspetto della società francese di fine Ottocento. Gli interpreti si muovono con naturalezza, ora nei panni degli ufficiali, dei politici o del popolo che odia il ricco ebreo. Colpito molti i silenzi, che non sono pochi, ma che anzi narrano molti più di tanti dialoghi. In definitiva, lo consiglio soprattutto a chi ama i film storici fedeli agli avvenimenti realmente accaduti.

Ken, il guerriero compie 35 anni.

Trentacinque anni e non sentirli!!!
Non sto parlando di me, ovviamente. Questo non solo perché ho un anno in più, ma anche perché li sento tutti e trentasei senza sconti, ahimè!
Vi sto parlando, invece, di Ken, il guerriero, il leggendario e imbattibile personaggio dell’omonimo manga giapponese, che nei giorni scorsi ha festeggiato, nelle sale cinematografiche, il compleanno a trentacinque anni esatti dalla sua uscita.

Ken, il guerriero in una scena del film “Ken il guerriero – La leggenda di Hokuto”

Io, ovviamente, non potevo perdermelo, avendo rappresentato una parte della mia infanzia e restando – nonostante la crudezza delle scene – per me uno dei cartoni animati più belli di sempre.

Ma chi è Kenshiro e da dove viene?

Una scena dal film “Ken il guerriero – La leggenda di Hokuto”

Ken il guerriero nasce dalla matita di due famosi fumettisti giapponesi, Tetsuo Hara e Buronson, e compare per la prima volta nel 1983 nella rivista di manga Weekly Shōnen Jump, di Shūeisha, una delle più grandi case editrici di Tokyo. Ne sono state tratte diverse serie animate e lungometraggi, ma anche spin off sui vari personaggi della saga.

«Siamo alla fine del XX secolo. Il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche. Sulla faccia della terra gli oceani erano scomparsi e le pianure avevano l’aspetto di desolati deserti. Tuttavia la razza umana era sopravvissuta.»

L’intro della prima sigla ci fornisce informazioni importanti. In questo ambiente post apocalittico si snoda la vicenda di Ken, che combatte per ricongiungersi alla fidanzata rapita, ma ben presto capirà di essere l’unico a poter salvare i sopravvissuti alla catastrofe.

Kenshiro è il 64º successore della scuola di arti marziali “Divina Scuola di Hokuto”. L’Hokuto Shinken è un maestro di arti marziali padrone di una tecnica di combattimento eccezionale, che attraverso i colpi inferti su determinati punti di pressione sparsi nel corpo umano, può causare la morte in tre secondi (o la guarigione a seconda delle doti del personaggio).

Una scena dal film “Ken il guerriero – La leggenda di Hokuto”

Questo, come tutti i manga, è pieno di luoghi comuni tipici della cultura giapponese, come l’olocausto nucleare, le arti marziali, i samurai, il senso del sacrificio, la tristezza, il dolore, l’amicizia e l’amore ovviamente.

Locandina del film

Al cinema è stato riproposto un OAV del 2006 Ken il guerriero – La leggenda di Hokuto, film d’animazione uscito nelle sale italiane nel 2008. Il film narra dello scontro tra Ken e Souther, che vuole diventare l’imperatore assoluto.

Rispetto alla serie animata il film concentra la vicenda in 90 minuti circa, azzerando quelle sospensioni temporali che ci facevano conoscere l’evoluzione psicologica dei personaggi, i loro valori e motivazioni. Inoltre, ho avuto l’impressione che ci fosse meno azione e combattimento, risultando più narrativo e descrittivo. Il film si chiude con la morte di Souther per mano di Kenshiro, che ne scopre i punti deboli.

Souther, l’antagonista di Kenshiro

La proiezione dei giorni scorsi ha uno scopo commerciale, vuole promuovere l’uscita dell’ultimo videogame a tema. Appassionati di videogame e della Divina Scuola di Hokuto a voi il divertimento!

Giacomo Leopardi ci salva la vita. La sua forza raccontata da Alessandro D’Avenia

Ogni volta che si pensa a Giacomo Leopardi naturalmente tornano alla mente gli studi scolastici e una certa visione negativa della vita e dell’esistenza di uno dei poeti più grandi della letteratura italiana. Come dimenticare le fasi del pessimismo e le difficoltà dovute ai problemi fisici; tuttavia esiste un Leopardi diverso dal cliché che ci è stato propinato a scuola e fortunatamente negli ultimi tempi si sta facendo più forte l’interesse verso altri aspetti della personalità leopardiana. Una certa popolarità gli è dovuta anche grazie ad un recente film Il giovane favoloso, diretto da Mario Martone e interpretato da Elio Germano, e all’ultimo libro di Alessandro D’Avenia, L’arte di essere fragili, edito da Mondadori.

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Già la copertina risulta interessante: vi troviamo una farfalla adagiata su una luna sospesa. Quest’ultima, che ci ricorda il dolce componimento leopardiano Alla luna, sembra quasi cullare la farfalla, la quale evoca quella fragilità indicata nel titolo. Una fragilità dell’esistenza, che Leopardi visse personalmente, ma che tuttavia diviene elemento positivo per noi. Il sottotitolo, infatti, dice “come Leopardi può salvarti la vita”. A scuola nessuno ci ha mai detto che Leopardi, quel poeta sfortunato e tormentato, poteva salvarci la vita… Ora a dircelo, e anche a gran voce, è un professore di liceo, giovane e appassionato, il quale da adolescente conosce un Giacomo diverso e proprio grazie a lui scoprirà il metodo della felicità.

Leopardi è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l’indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei.

Quindi D’Avenia ci parla di un Leopardi diverso, di un giovane poeta tanto geniale quanto coraggioso e lo fa in un modo direi classico e originale allo stesso tempo. Sceglie il racconto epistolare, tanto caro alla letteratura italiana e attraente per il lettore. L’idea nasce, dice l’autore, dall’opera che Leopardi aveva in mente di scrivere, una Lettera a un giovane del ventesimo secolo. Egli immagina di essere il destinatario di quella lettera, dando così l’input per la scrittura di una lunga serie di “epistole” che si dividono in quattro parti dedicate ognuna ad una fase della vita:

  • adolescenza o l’arte di sperare
  • maturità o l’arte di morire
  • riparazione o l’arte di essere fragili
  • morire o l’arte di rinascere

In esse si leggono, come in una sorta di confessione/espiazione i tormenti che sono propri di una generazione. Essi non vengono trattati in modo astratto o generico, ma in maniera concreta e realistica. Infatti l’autore parla della sua esperienza di uomo innanzitutto, e poi di docente alle prese con i problemi dei giovani, non trascurando anche i vari accidenti della vita. Ogni tema viene trattato in maniera consapevole e direi “densamente”.

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Monumento a Giacomo Leopardi – Recanati

Il discernimento, che passa attraverso citazioni dalle opere e dagli scritti di Leopardi, ci fa fermare e riflettere sui veri valori della vita. D’Avenia e Leopardi ci parlano di speranza anche dove la speranza proprio sembra non aver spazio. Ma tutto è possibile se il “seme spera nella luce”. Questo libro tiene compagnia, va letto con calma e meditato per conoscere meglio Giacomo Leopardi e forse noi stessi. Oggi sembra anacronistico desiderare di conoscere Leopardi, ma approfondirlo al di là dei programmi scolastici non credo sia un atto di coraggio, anzi è un dovere se non altro per non avere un debito culturale. Come avvicinarsi a questo autore? Oltre a leggere il libro di Alessandro D’Avenia, vi invito a visitare i luoghi in cui Leopardi è vissuto: la bella Recanati, dove è possibile scoprire i luoghi che hanno ispirato i versi delle più famose poesie di Leopardi, la fantastica biblioteca di Monaldo, che ancora oggi conserva lo scrittoio di Giacomo accostato a quella finestra dalla quale vedeva la donzelletta e Silvia, e poi il colle dell’Infinito, con la sua siepe e il panorama che spinge l’occhio fino e oltre il mare. Quei luoghi, vi assicuro, vi rimarranno nel cuore e vi faranno sentire Leopardi, che da lì chiamerete familiarmente Giacomo, più vicino a voi di quanto possiate immaginare.

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Il colle dell’Infinito – Recanati

Marianne, la donna mancina di Peter Handke

La donna mancina è considerato il capolavoro di Peter Handke, scrittore nato in Austria nel 1942, il quale vanta una importante produzione sia letteraria che teatrale.

La donna mancina, pubblicato nel 1976, ricevette subito l’apprezzamento di pubblico e di critica per il suo stile asciutto e privo di inutili orpelli linguistici. Nel 1978 diviene un film diretto dallo stesso Handke e presentato in concorso al Festival di Cannes in quell’anno.

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Una scena del film

Il romanzo segnò una svolta nella narrazione dell’autore che abbandonò lo stile sperimentale per uno stile minimo, essenziale che però non trascura di mettere in evidenza tratti essenziali della psiche dei personaggi.

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Marianne è una giovane donna che, nonostante una vita familiare serena, decide improvvisamente di mandare via di casa il marito, costringendolo a convivere con la maestra di Stefano, loro figlio. Non c’è nessun motivo grave o apparente che spieghi tale decisione, ma Bruno la accetta, assecondando la strana richiesta della moglie, che intanto ritorna a fare la traduttrice. Marianne resta a casa con il figlio e inizierà così una nuova vita che è destinata alla solitudine, ma che allo stesso tempo si configura come la riconquista di una vera libertà interiore.

La donna mancina è un romanzo breve, in cui la vicende viene presentata quasi come se fosse una pellicola cinematografica, in cui l’autore lascia al lettore, osservatore esterno, trarre le conclusioni. Non è un romanzo descrittivo, i luoghi, i sentimenti e le sensazioni sono quasi del tutto annullate, ma ciò non evita al lettore di entrare in empatia con la protagonista. L’autore non ci dice mai come si sente Marianne o cosa stia pensando; tutto è lasciato alle parole e alle azione dei protagonisti, che possono risultare anche stranianti per il lettore. Ad un primo approccio questo romanzo può lasciare perplessi, tuttavia Marianne resta nel pensiero del lettore per molto tempo e questo credo sia la grandezza della scrittura di Peter Handke.

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Peter Handke

Miss Peregrine e i suoi ragazzi speciali

Un romanzo fantastico, un racconto per ragazzi ma anche per adulti è Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali di Ransom Riggs, edito da Rizzoli.

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Copertina del libro

Jacob è il protagonista di questa storia fantastica in cui bambini con doti particolari e straordinari anelli temporali ci catapultano in una dimensione parallela. Quando il giovane Jacob si trova di fronte all’assurda morte del nonno Abraham, è costretto a fare i conti con una realtà incapace di credergli e che si scoprirà essere obiettivo di preoccupanti minacce. Desideroso di sapere cosa e chi ha provocato la morte del nonno e di capire quanto di vero c’è dietro le storie che raccontava sulla sua fuga dai nazisti e dai campi di concentramento, Jacob decide di intraprendere un viaggio alla scoperta della verità in quei luoghi che sembravano solo il frutto di un delirio.

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Foto d’epoca che nel romanzo rappresenta il bambino invisibile

Partendo da vecchie foto e dalla descrizione di una casa, il nostro protagonista scopre che il racconto del nonno era vero e lui stesso, avendo ereditato un dono speciale, è in pericolo di vita. Arrivato su un’isola sperduta visita la casa descritta dal nonno e oltrepassa uno strano varco temporale che lo catapulta in un preciso giorno, il 3 settembre 1940, che da allora si ripete quasi identico, proteggendo i bambini speciali che Abraham aveva conosciuto e descritto.

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Foto d’epoca presente nel romanzo

Quello che fino ad allora era stato considerato solo il frutto di un disturbo mentale, diviene reale: i bambini speciali esistono davvero. Bambini con la forza sovrumana, bambini invisibili, bambini che levitano e tanti altri popolano la casa rossa diretta dall’austera Miss Peregrine. Ma un pericolo incombe sulla casa e sui ragazzi e Jacob è l’unico a poterli aiutare.

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Foto d’epoca che nel romanzo rappresenta Miss Peregrine

Così tra descrizioni e vicende rocambolesche, mostruose creature e misteri,  si giunge alla fine di una avventura che non si conclude, ma che rimanda al secondo volume. Questa storia, a parte le veste grafica del tutto particolare, è accompagnata da un corredo fotografico composto da foto d’epoca, proprietà privata di vari collezionisti, appositamente ritoccate per renderle adatte alla narrazione dei fatti. Quando leggiamo la descrizione dei bambini speciali e vediamo le loro foto – al di là dei ritocchi – vengono in mente i circhi o i baracconi tipici dell’’800 in cui venivano mostrate le doti di persone “speciali”, ingannevoli meraviglie di un’epoca che vuole mostrare ciò che di spettacolare e unico la vita può riservare. Il successo del romanzo è indiscusso, sancito anche dalla trasposizione cinematografica di Tim Burton, che ne ha garantito un buon seguito di pubblico.

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Locandina del film di Tim Burton