Un pomeriggio, una passeggiata in un parco. Un percorso iniziatico tra sculture, simbologie e misteriose iscrizioni.

Parlo di Bomarzo e del suo Parco dei Mostri – voluto da Vicino Orsini – le cui sculture giacciono silenziose e in perenne attesa.

Un luogo che chiama al mistero o che forse è solo la manifestazione del divertimento del signore del luogo che, anticlericale e scettico, concepisce uno spazio a metà strada tra il percorso iniziatico e lo svago.
Il Sacro Bosco, come è meglio conosciuto, custodisce grandi sculture, che il tempo ha reso un po’ decadenti e malinconiche. Procedendo tra i viali, si incontrano, tra le altre, le Sfingi, Iside sul Basilisco, Venere, Nettuno, il Drago con Fiere, Elefante, la Bocca tartarea, la Casa pendente, nella quale è difficile mantenersi in piedi.




Poi c’è il Teatro.

Proprio quest’ultimo è considerato un’opera bizzarra, traduzione in pietra dell’Idea del teatro di Giulio Camillo Delminio, libro esoterico in cui era rivelato il mistero del mondo e del cosmo. Buona passeggiata!