Marzo è alle porte e per affrontarlo nel migliore dei modi ho pensato, in collaborazione con l’Ufficio Stampa Il Taccuino, di consigliarvi alcuni titoli che potrebbero aiutarvi a far trascorrere più in fretta il mese più pazzo dell’anno.
Incominciamo:
PRIMO TITOLO
Il potere e la magia della gratitudine di Ivan Nossa (Uno Editori)
Ringraziate chi non vi ha donato niente, chi vi sembra che non lo meriti, chi vi ferisce. Uscite dai soliti schemi mentali e abbracciate la vita. Come l’amore genera amore, così la gratitudine genera altra gratitudine e si espande senza fine. Come foglia portata dal vento, come polline portato di rosa in rosa. Il grazie è un atto d’amore, che viene dal cuore, che ci porta all’infinito.
“Grazie” è una delle parole meno utilizzate al giorno d’oggi, ma racchiude al suo interno un grandissimo potere. Attraverso questo libro si imparerà a vivere nella gratitudine, ad aprire gli occhi e riconoscere i doni che la vita offre ogni giorno, a intraprendere un viaggio alla scoperta delle meraviglie che riposano all’interno del cuore, a fare esperienza di un nuovo e più alto livello vibrazionale che potrà cambiare la vita di ognuno, e a vivere un’emozione unica che porterà gioia e pace all’anima. Essere grati è una delle chiavi fondamentali per vivere una vita ricca di gioia e amore, e in questo libro si racconta come tutto ciò possa accadere. Prefazione di Joe Vitale e postfazione di Iacopo Melio.
Ivan Nossa è uno scrittore con un percorso di vita che in molti definirebbero magico. Imprenditore per 20 anni nel settore delle traduzioni e della formazione linguistica per le aziende, a quarantasette anni cede la sua attività di successo spinto da una forte motivazione interiore e decide di cambiare radicalmente la propria vita. Presto la vita gli porta un grande dono, inizia a collaborare con il suo autore americano preferito, Joe Vitale, che nella sua carriera ha venduto milioni di libri scrivendone oltre settanta ed è stato anche uno dei maestri di vita presenti nel best-seller mondiale (da oltre 30 milioni di copie) The Secret. È proprio grazie ai suoi studi sulla “Legge di Attrazione” e sul potere della mente che Ivan decide di poter collaborare proprio con Joe Vitale; la sua fede e la sua determinazione lo portano poco dopo a raggiungere il suo scopo. Dopo una interessante collaborazione con lo scrittore americano in qualità di co-autore e di traduttore per diverse opere di successo, pubblica il suo primo libro Il potere e la magia della gratitudine, in cui è presente una introduzione dello stesso Joe Vitale. Ivan Nossa afferma che la gratitudine può cambiare la mente, il corpo e di riflesso anche la realtà che ci circonda.
SECONDO TITOLO
Mavaffanguru. Guida spirituale per mistici senza Dio di Prem Dayal (Ilmiolibro ed.)
Mavaffanguru. Guida spirituale per mistici senza Dio è un’opera di difficile collocazione, che sfugge a qualunque tentativo di contenerla in un genere definito, e probabilmente è lo specchio dello stesso autore, un uomo sui generis, maestro di meditazione e artista giramondo, sempre in cerca delle verità nascoste sotto le pesanti maschere di un’umanità vincolata all’apparenza, non interessato alle etichette e alle identificazioni ma solo alla vera natura, a quell’essenza primordiale che tenta disperatamente di sopravvivere in ogni essere vivente. L’opera è diventata un best seller da più di duecentomila copie vendute nella sua versione messicana dal titolo Me vale madres, pubblicata dalla casa editrice Penguin Random House.
L’identificazione è il vero cancro della coscienza. Karl Marx disse che la religione è l’oppio dei popoli, e ha sicuramente ragione; ma Peppino Cocozza, il nostro “Vaffanguru” che ci guida in questo viaggio – a cui è impossibile far capire che Marx è morto già da tempo – ci spiega che la causa del rimbambimento generale non è dovuta tanto alla religione in sé, quanto alla “identificazione”; e alzando un bicchiere di vino a un matrimonio in cui si è trovato per caso, trasforma una perla di saggezza in un brindisi: “L’identificazione è l’oppio della coscienza… brindisi faccio alla sposa Vincenza”. Fra le tante identificazioni, la religione è solo una delle tante droghe che ci impediscono di vedere le cose così come sono. La droga più pesante, sicuramente, che spesso richiede anni o vite di disintossicazione per potersene liberare. Verrà il giorno in cui il mondo si accorgerà del tesoro nascosto nella lingua italiana, e il santo Mantra della Disidentificazione “Non sono cazzi miei” sarà usato in tutti gli istituti di riabilitazione, riumanizzando intere popolazioni che per millenni, drogate da idee primitive, hanno dato di sé uno spettacolo tutt’altro che decoroso.
Questo libro si può definire, come affermato dallo stesso autore, una satira socio-spirituale, in cui con tagliente sarcasmo si prende di mira la prigione dorata fatta di conflitti (esterni ma soprattutto interni) e mistificazioni in cui l’uomo è costretto e si è costretto, a scapito della sua salute mentale e spirituale. E a leggere Mavaffanguru non si può non essere d’accordo con l’autore: solo la satira, con la sua potenza scaturita da una risata consapevole, riesce a mostrare le contraddizioni della società in cui si vive, e a promuovere quindi un cambiamento necessario come non mai.
Questo è un libro provocatorio che si propone di tracciare un autentico percorso di risveglio della coscienza, utilizzando un linguaggio comico e uno strumento improbabile: i “Mantra italiani”. Scrollandosi di dosso le facce serie, l’odore di muffa e gli eterni sorrisi New Age che spesso affliggono i lettori di testi spirituali, l’opera provoca le tradizioni nazionali e le credenze religiose di qualsiasi parte del mondo. Danzando fra la secchezza del trattato, il calore della narrativa, la corrosività di un foglio satirico e la delicatezza della poesia, invita il lettore a ridere, riflettere, ispirarsi o rimanere semplicemente scandalizzato. Il libro è diviso in due parti: “La Malattia” e “La Medicina”, e l’autore affida a Peppino Cocozza, un personaggio fantasioso che incarna la saggezza paradossale e borderline di un outsider abituato a vivere alla giornata, il compito di spiegare nel dettaglio i Mantra Italiani del Distacco, della Purificazione e della Disidentificazione, fondamentali nella ricerca del sé più autentico.
TERZO TITOLO
L’apprendista bardo di Federico Leonardo Giampà (Bookabook)
L’apprendista bardo è un romanzo che affianca ad eventi storici realmente accaduti il mondo della magia e dello straordinario, che nella storia è un universo nascosto in grado di determinare gli eventi “reali”. Non si tratta quindi di un fantasy classico, ma di un testo che riprende temi epico-fantastici della tradizione letteraria europea, rielaborati per lettori giovanissimi.
Caratteristica di spicco del romanzo sono i frequenti richiami alle leggende del ciclo arturiano, che si fondono con lo scenario oscuro, quasi gotico, dentro il quale si muovono i protagonisti. La storia si svolge nella Francia medievale, poco prima dell’anno mille.
Realtà e fantasia si intersecano seguendo il filo delle avventure del protagonista principale, Raymond (l’apprendista bardo), figlio ed erede del conte di Provenza che, con gran dispiacere del padre, non è interessato al combattimento e ai cimenti, ma alla musica, tanto che decide di fuggire dalla corte per trovare il proprio destino.
Raymond all’inizio non ha una meta, ma la trova grazie alla conoscenza di un uccello parlante, la gazza Luc, un tempo grande bardo, poi tramutato in uccello da una strega per essersi rifiutato di condividere con lei i segreti della musica magica. Tra i due nasce un patto, e Luc diviene il maestro di Raymond. Inizia così il viaggio del giovane apprendista bardo, tra misteriosi luoghi incantati, nuove amicizie, tornei cavallereschi, oscure insidie, e secolari segreti che aspettano di rivelarsi.
QUARTO TITOLO
L’Azienda di Cristiano Chiesa-Bini (Multimage)
L’Azienda è un romanzo utopico e realistico di Cristiano Chiesa-Bini. L’autore, che ha esordito nel 2015 col saggio “… è una bella DOMANDA!”, catapulta il lettore nel 2055, un tempo non troppo lontano dove, come immaginato da Orwell, la popolazione è tenuta sotto controllo dal sistema: sopra tutti e tutto, il grande cervello organizzativo dell’Azienda, che appiana le differenze individuali per garantire l’assenza di conflitti. La storia della protagonista, Cinzia Proietti classe 2022, s’intreccia con gli eventi storici, politici e con il destino dell’intera umanità.
Un libro semplice e mai scontato, dal ritmo incalzante, che estremizza le conseguenze del domani per ragionare sulle scelte dell’oggi. L’azienda è un racconto pragmatico, così reale da sembrare la descrizione di un domani molto più che plausibile. Parla della libertà interiore, della consapevolezza, della responsabilità individuale e del potere catartico dell’amore. Gli avvenimenti scandiscono le vite dei personaggi e viceversa, in un susseguirsi che aiuta il lettore a comprendere che effetti possano avere le decisioni prese dagli stakeholder attuali (attori sociali, politici ed economici).
Il romanzo di Chiesa-Bini è impregnato di riferimenti culturali e filosofici che fungono da stella polare per Cinzia, confusa dai dettami dell’azienda e dalle sue intuizioni in conflitto con questi, cerca una nuova soluzione a dubbi e incertezze. Prevale su tutti il Nuovo Umanesimo Universalista, dottrina che attraverso lo strumento della non violenza e non discriminazione, promuove lo sviluppo umano in senso sociale e personale. Si tratta di assunti che spingeranno i protagonisti a riflettere sulle derive di un controllo assoluto, una “manipolazione illuminata” manipolando i bisogni di tutti nega l’individualità e, di conseguenza, l’umanità.
Siamo a Roma, 2055. Cinzia lavora nel reparto selezioni pubbliche dell’Azienda: un ente supremo che guida i desideri dell’umanità con lo scopo di parificare i bisogni umani per un nuovo ordine mondiale privo di conflitti. Ma i nuovi dettami sociali, questo livellamento imposto dall’alto, riusciranno a generare una società appagata e libera? La narrazione è costruita attorno a Cinzia e Giulia, due amiche legate fin dalla nascita da una profonda amicizia, parti di una società ipertecnologica che non hanno potuto scegliere. Le loro riflessioni e le loro scelte cambieranno il corso della loro esistenza, il punto di vista del lettore e il futuro di tutta l’umanità.
QUINTO TITOLO
La Scelta di Morgane Mentil (Self-publishing)
Milano, giorni nostri. La città è colpita da improvvise esplosioni. In una di queste resta coinvolta Sarah Terenzi che per miracolo sopravvive. Da quel momento la vita della giovane giornalista cambia. E non solo la sua. Le distruzioni si moltiplicano investendo l’intero Pianeta – dal Brasile alla Cina, dagli Stati Uniti all’Italia – e quel che sembrava un piano ben congegnato da una cellula terroristica assume i contorni di una devastazione su scala mondiale mai vista prima.
Al fianco della ragazza, l’amico ed ex-fidanzato Michele Fontini, giornalista ambizioso e con la propensione a cacciarsi nei guai, e il suo cameraman Andrea. Scoprire la verità non è cosa semplice ma Sarah ha un asso nella manica: nel parco cittadino in cui si sono verificati i primi attacchi nota un uomo che porta in salvo molte vittime e si scontra con un altro, un tipo strano, cupo e accigliato, di cui presto si dimentica.
Di lì a invaghirsi dell’eroe sconosciuto il passo è breve: scovare quel tizio diventa per Sarah un’ossessione, come comprendere chi si nasconde dietro gesti apocalittici che paiono compiuti da folli terroristi. Salvata anche lei dalle braccia e dal corpo di questo semidio un po’ scontroso, tenta di approcciarlo, ma viene cacciata in malo modo. La giovane però non si arrende e quando sembra che il fato abbia soltanto tirato un brutto scherzo, ecco rispuntare quel fantasma sfuggente in tutta la sua statuaria bellezza, intenzionato a fare amicizia con lei.
L’uomo misterioso, custode di segreti ben oltre l’immaginabile, non ha calcolato l’amore per Sarah e, incastrato fra un padre padrone e un’accesa faida tra fratelli, dovrà fare i conti con il ruolo cruciale ricoperto in famiglia, la missione più che straordinaria sulla Terra e una coscienza per troppo tempo ignorata. Sia lui, sia Sarah dovranno scegliere tra il cuore e la ragione, la morte e la vita, il buio e la luce, senza per questo abbandonare a sé stessa l’intera Umanità.
La Scelta è un paranormal romance che trascende i confini del genere fantasy di appartenenza per raccontare una storia che ha tratti distopici, che condivide aspetti del thriller poliziesco, che ha i ritmi serrati di un romanzo d’avventura e che riesce a far riflettere sull’uomo e sul suo legame con la spiritualità. Morgane Mentil narra una vicenda dai risvolti apocalittici ambientata in una Milano sconvolta da fenomeni inspiegabili che si riflettono in un disordine planetario, e al contempo racconta dell’incredibile forza degli esseri umani, della potenza dell’amore e del sacrificio e dell’importanza del libero arbitrio.