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L’uomo che cambiò il futuro | Il nuovo romanzo di G. B. Thistle ci fa viaggiare nel tempo

È con grande piacere che torno a parlarvi di G. B. Thistle, l’autore de La trappola, il suo primo romanzo che vi ho recensito non molto tempo fa.

Oggi vi parlo del suo secondo lavoro editoriale L’uomo che cambiò il futuro, che, come dice il sottotitolo, è un romanzo breve, ma non troppo, sul futuro del mondo, sui viaggi nel tempo, sugli zombie e sul pensiero cartesiano.

Nel sottotitolo troviamo sintetizzati gli elementi principali di questa storia dall’intreccio per nulla scontato.
Prima di parlarvi dei personaggi e della trama, è importante spiegarvi l’ambientazione. La vicenda, che ci viene narrata attraverso un particolare espediente narrativo, prende corpo in un futuro, in cui la terra non è più quella che conosciamo noi: la natura non esiste più, l’uomo con la sua politica industriale e di progresso ha distrutto l’intero ecosistema a tal punto che le persone sono costrette a vivere in ambienti artificiali o addirittura nel sottosuolo.

La tecnologia si è resa ormai indispensabile, governa tutto, entrando nelle vite in maniera consistente. Quando la vicenda prende le mosse siamo nell’anno 2301. È il 21 gennaio e si sta per inaugurare il primo viaggio nel tempo. Prendono parte a questo viaggio dei giovani, che per le loro capacità intellettive sono stati scelti tra tanti candidati. Il primo che incontriamo è Ari, dal carattere pacato, riflessivo, equilibrato. La vicenda si apre proprio con lui e con le sue perplessità sul viaggio.

Ari è fidanzato con Liza, che uscirà di scena quasi subito e in maniera tragica. Amico di Ari è Ted, dal quoziente intellettivo elevatissimo e dal carattere estroverso, brillante e coraggioso. Poco prima di intraprendere il viaggio, ai nostri due amici si aggiungerà Erika, anche lei dal QI elevatissimo; proprio per questo motivo anche lei è stata selezionata per affrontare il viaggio. Quando stanno per partire scatta l’allarme terroristico. Infatti, Geno Jasper, un uomo arrabbiato con il sistema, ha progettato un ordigno letale.

Una volta innescato, rilascia nell’aria un virus che, infettando l’uomo, lo trasforma in zombie. Quando i tre ragazzi si rendono conto del pericolo che stanno per correre, capiscono che per salvarsi possono solo effettuare da soli quel viaggio nel tempo. Si ritrovano così, senza volerlo nel 1600, dove incontrano Cartesio.

Vi state forse chiedendo Cartesio cosa c’entra in tutto questo? C’entra più di quanto possiate immaginare, anzi il suo ruolo è decisivo all’interno della vicenda. Non posso dirvi altro sulla trama per non rovinarvi il finale che vi assicuro non è quello che vi aspettereste.

Ciò che è molto interessante, in questo romanzo breve, è sicuramente la tematica ambientalista. Al di là delle vicende futuristiche e fantascientifiche, posso dire che il racconto si inserisce bene nel discorso sulla salvaguardia del pianeta terra. Uno scenario post apocalittico, in cui l’uomo, se non pone dei limiti agli abusi energetici, rischia di cadere:

Solo l’uomo può far sì che la terra sia il posto in cui vivere e solo nel presente. Non nel passato, non nel futuro.

G. B. Thistle conferma il suo talento di scrittore e creatore di storie dai risvolti inaspettati.