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RECENSIONE | Isole ribelli, il romanzo di Mirco Fagioli che parla di ambiente

Noi siamo diversi, ci conosciamo tutti, noi camminiamo piano, ci sediamo e parliamo guardandoci negli occhi. Noi siamo ciò che loro non hanno il coraggio di essere.

Questa frase, tratta dal romanzo di Mirco Fagioli, Isole Ribelli (Bookabook), mi ha colpita molto perché rimanda ad un quotidiano che forse non esiste più. Il libro di Mirco Fagioli, infatti, parla di rispetto per l’ambiente, per la natura, per la vita in generale, parla di benessere del pianeta contro le speculazioni di governi e multinazionali.

Il romanzo è ambientato nella Val Grande, un vero e proprio paradiso terrestre situato al confine con le Alpi Svizzere. La Val Grande è abitata da poche persone, autoctoni e persone che fuggendo da qualcosa, come il protagonista Tullio, trovano in questo luogo la sua seconda isola. La storia di Tullio è molto complessa e dolorosa. Nella sua vita ha subito l’abbandono della madre, l’adozione e le brutte compagnie. Tullio si trasforma in un delinquente e la sua condotta lo porterà alla galera. Nel suo percorso c’è anche una donna, fondamentale nell’intera vicenda, che diventerà sua moglie. Verso la moglie Tullio svilupperà una vera e propria ossessione, che rappresenterà per lui la condanna definitiva. In carcere, però, compie un percorso psicologico che gli permetterà di riannodare i lacci della sua vita e lo porterà alla decisione di isolarsi in un luogo ameno: la Val Grande.

Tutti i media facevano a gara a ricordare che la Val Grande era la zona disabitata più vasta d’Italia, qualcuno addirittura azzardava dandole il primato continentale. (…) Questa valle è un pezzo di creato, qui si sente la vicinanza con Dio, si sente nel silenzio, nelle stelle che brillano nella buia notte, nelle aquile che sfrecciano lontane.

La vicenda si fa molto interessante quando la valle viene individuata per la costruzione di una nuova autostrada con l’inevitabile sconvolgimento di tutti gli assetti naturali e faunistici.

L’autostrada dovrebbe collegare la Genova-Alessandria-Gravellona Toce con il traforo del San Gottardo in Svizzera, precisamente ad Airolo. (…) La notizia assume una certa rilevanza perchè il tracciato, completamente montano, dovrebbe attraversare anche il Parco Nazionale della Val Grande, e immagino che anche a voi cari ascoltatori il pensiero sia corso a ciò che è avvenuto in Val di Susa.

Tullio non accetta l’idea che la valle venga deturpata e decide, aiutato dai cittadini del posto, di dar vita ad una serie di manifestazioni per attirare l’attenzione sulla questione. Ha ottenuto, in via del tutto confidenziale, tutta la documentazione relativa, e sa di dover ottenere anche il supporto mediatico e sceglie Radio Popolare, una emittente radiofonica indipendente che nel milanese ha un notevole seguito di ascolti. La scelta di Radio Popolare non è del tutto casuale, perché lì lavora Michele , con il quale Tullio ha un legame particolare, che non vi svelo per non rovinarvi la lettura.

La vicenda che Mirco Fagioli racconta procede tra manifestazioni, spionaggio, indagine giudiziaria e, ovviamente, storie personali. Il romanzo è veramente appassionante non solo per la tematica trattata, ma anche perché l’intreccio e lo stile dell’autore coinvolgono il lettore, che lo leggerà in brevissimo tempo. Quello che colpisce è anche il percorso umano che i protagonisti compiono in questo romanzo. Non si parla solo di Tullio, ma di tutti i personaggi che incontriamo, i quali coinvolti in questa vicenda, troveranno risposte alle proprie domande.

In conclusione, Isole ribelli è proprio un bel romanzo, che consiglio non solo agli amanti dell’ambiente e delle lotte ambientaliste, ma anche a chi ama i romanzi di crescita personale.

Il giardino segreto di Banana Yoshimoto

Il giardino segreto è il primo romanzo di Banana Yoshimoto che leggo in assoluto e solo dopo averlo acquistato ho scoperto che è il terzo volume di una tetralogia dal titolo Il Regno, che comprende Andromeda Heights, Il dolore, le ombre, la magia e Another World. Nonostante ciò, è possibile leggere i volumi separatamente senza incontrare problemi di sorta perché le vicende sono indipendenti anche se hanno come protagonisti gli stessi personaggi.

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Questo romanzo, letto nell’edizione Universale Economica Feltrinelli, è abbastanza breve e narra di Shin’ichiro e Shizukuishi che decidono di andare a vivere insieme, dopo che Kaede e Kataoka sono ritornati in Giappone. Shin’ichiro e Shizukuishi trovano una nuova casa e tutto sembra andare per il meglio, ma ben presto la realtà si rivela per quello che è. Non sempre la vita è come la desideriamo e tantomeno le persone sono ciò che avevamo creduto. A sperimentarlo è proprio Shizukuishi, che in seguito ad un viaggio, il quale si configura come un vero e proprio viaggio nel passato, perde ogni sua certezza, perde l’equilibrio acquisito nel tempo e capisce di non essere la cosa più importante per Shin’ichiro. Dovrà ben presto ricominciare tutto, ma con una nuova consapevolezza e maturità.

Vedi, c’è un motivo se le persone si incontrano. Ogni incontro nasconde una promessa, e quando questa viene meno non si può più stare insieme.

Leggendo il libro non posso dire di essermi entusiasmata molto, la vicenda e i personaggi non mi hanno coinvolto, ma quello che del romanzo mi è piaciuto invece, oltre allo stile delicato e semplice della scrittrice, è l’ambientazione e il modo di descrivere i luoghi. Il vero protagonista forse è il giardino, questo luogo che vediamo appena, ma che è una presenza quasi ingombrante. Il giardino vive e ha bisogno di cure proprio come una persona e condiziona la vita stessa dei protagonisti. La natura così diviene una presenza importante, quasi fondamentale nella vita dei personaggi. Questo modo di vivere gli ambienti, la natura e i gesti, che possono essere anche il semplice bere una tazza di tè, sono lo specchio di una cultura orientale molto legata alla tradizione, in cui il tempo trascorso in un determinato modo è importante. Il giardino segreto, con le sue atmosfere esotiche, è un viaggio leggero in un mondo e nell’animo di donne e uomini alle prese con sentimenti e desideri universali, elementi fondamentali per chi, come Banana Yoshimoto, vuole parlare di vita.

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Banana Yoshimoto

Banana Yoshimoto (Tokyo, 1964) è autrice di romanzi dal tratto sognante e inconfondibile.  Ha conquistato un grandissimo numero di lettori in Italia a partire da Kitchen, pubblicato da Feltrinelli nel 1991, e si è presentata come un autentico caso letterario. Dei suoi altri libri, tutti pubblicati da Feltrinelli, ricordiamo: N.P. (1992), Sonno profondo (1994), Tsugumi (1994), Lucertola (1995), Amrita (1997), Sly (1998), L’ultima amante di Hachiko (1999), Honeymoon (2000), H/H (2001), La piccola ombra (2002), Presagio triste (2003), Arcobaleno (2003), Il corpo sa tutto (2004), L’abito di piume (2005), Ricordi di un vicolo cieco (2006), Il coperchio del mare (2007), Chie-Chan e io (2008), Delfini (2010), Un viaggio chiamato vita (2010), High & Dry. Primo amore (2011), Moshi moshi (2012), A proposito di lei (2013), Andromeda Heights. Il Regno 1 (2014), Il dolore, le ombre, la magia. Il Regno 2 (2014), Il lago (2015), Il giardino segreto. Il Regno 3 (2016), Another World. Il Regno 4 (2017) oltre ad alcuni racconti nella collana digitale Zoom (Moonlight Shadow, 2012, Ricordi di un vicolo cieco, 2012, La luce che c’è dentro le persone, 2011). Banana Yoshimoto ha vinto il premio Scanno nel 1993, il premio Maschera d’Argento nel 1999 e il premio Capri nel 2011.