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La collezionista di libri proibiti di Cinzia Giorgio

La collezionista di libri proibiti è il romanzo d’esordio di Cinzia Giorgio, edito da Newton Compton Editori.

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La storia è ambientata a Venezia nel 1975. La protagonista è Olimpia, una adolescente proveniente da una famiglia ricca e con la passione per i libri. La sua vita cambierà quando conoscerà Anselmo Calvani, l’aziano proprietario di una bottega di antiquariato nella quale si vendono libri antichi. Ben presto Olimpia si appassionerà al libro antico e, grazie agli insegnamenti di Anselmo, diverrà una collezionista, ma anche una esperta del settore. Anselmo, infatti, ha intuito le doti di Olimpia, la quale seguirà la propria passione, arrivando a lavorare per una importante casa d’aste parigina prima e ad acquistarne una tutta sua successivamente. Ma il successo lavorativo non va proprio di pari passo con la sua vita sentimentale. Olimpia, nel periodo in cui lavora da Anselmo, si innamora di Davide, il nipote dell’antiquario. Tra i due nasce l’amore, ma un imprevisto li allontana. Olimpia ormai è a Parigi, Anselmo muore e lei riceve una strana eredità, troppo ricca per provenire dal suo vecchio datore di lavoro. Solo alla fine del libro scopriremo la vera provenienza di quella eredità fatta di libri importanti e rari. Quando Olimpia ritrova Davide, ormai è troppo tardi perché un incidente li separa per sempre, ma Olimpia, che nel frattempo è diventata una donna forte e coraggiosa decide di accogliere un’altra eredità, questa volta proveniente da Davide.

Quando ho acquistato questo libro non ho letto la sinossi nella bandella, ma mi sono fatta attrarre esclusivamente dal titolo e dalla bella offerta della casa editrice, che ad un prezzo esiguo permetteva l’acquisto di ben tre libri. Quando ho iniziato a leggerlo ho pensato che la storia potesse non piacermi, poi man mano mi sono iniziata ad appassionare e far coinvolgere dalle vicende che accadevano ad Olimpia. Il mistero poi dell’eredità mi incuriosiva anche se mi ha un pochino delusa nel finale. Mi aspettavo forse qualcosa di più emozionante, ma resta molto bello il percorso di vita e di esperienza che questa eredità fa fare alla protagonista. Consigliare o no questo romanzo? Beh, io l’ho prestato ad un’amica che stava vivendo il cosiddetto “blocco del lettore” e ha funzionato benissimo! Il vero protagonista di questo romanzo forse è il libro e tutto ciò che la passione per questo oggetto può far nascere. Quindi se vi piacciono le storie in cui i libri sono protagonisti, questo è il romanzo giusto!

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Cinzia Giorgio

Maggio, mese perfetto per leggere all’aperto

Il mese di maggio è perfetto per la lettura. Forse tutti i mesi lo sono, ma a maggio è possibile uscire in giardino nelle ore più calde, su un bel terrazzo o in un parco pubblico e rilassarsi con una buona lettura.

Per questo mese vi consiglio cinque libri che possono soddisfare varie esigenze di lettori diversificati, non li ho letti tutti; spero di farlo presto e di condividerne con voi le storie. In attesa di parlarvi anche di altri titoli e argomenti sempre legati al mondo dei libri, vi presento i suggerimenti del mese:

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Qualcosa di Chiara Gamberale edito da Longanesi. A metà strada tra la fiaba e il classico, questo libro si presenta come una originale riflessione sull’amicizia, sul dolore, sull’amore e sul alcuni aspetti della vita. La protagonista è la Principessa Qualcosa di Troppo che ha la caratteristica o difetto di essere senza limiti, ride e piange troppo o desidera troppo. Nel suo percorso la Principessa incontra il Cavalier Niente e grazie a lui scopre una serie di valori che, fino ad allora, aveva rifiutato. Le avventure della Principessa Qualcosa sono piacevoli da leggere, anche grazie alle belle illustrazioni a colori di Tuono Pettinato, lasciando al lettore la riflessione su temi importanti.

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Dance dance dance di Murakami Haruki, edito da Einaudi nella collana Super ET. Il protagonista di questo romanzo è un giornalista freelance costretto per delle circostanze a improvvisarsi detective. Ad accompagnarlo c’è una giovane donna dai poteri paranormali in una Tokyo che Murakami descrive nelle sue sfaccettature notturne e iperrealistiche. Chi ama il mistero e la scrittura di Murakami, autore pluripremiato, ma schivo e riservato, con questo romanzo potrà godere di una lettura veramente coinvolgente.

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Rimanendo nello stesso genere è il romanzo di Jöel Dicker, La verità sul caso Harry Quebert, edito da Bompiani. Un professore universitario accusato di omicidio, uno scrittore con il blocco della scrittura, le indagini per scoprire la verità sono gli elementi che condiscono questo romanzo. Un thriller potente, che vi terrà incollati al libro e se poi proprio non vi va di leggerlo, potete sempre guardare il film, ma non dimenticate di farmi sapere se è più bello il film o il libro.

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Maggio evoca le scampagnate, passeggiate all’aria aperta, trekking ed escursioni tra la natura, la storia e l’arte. Se avete voglia di combinare tutto questo, vi consiglio il libro di Paolo Rumiz, Appia, edito da Feltrinelli nella collana Narratori. Non si tratta di una guida turistica, ma della narrazione di un viaggio fatto a piedi dall’autore. In compagnia di amici, Paolo Rumiz, noto giornalista di “la Repubblica”, ha percorso la via Appia e ce la racconta in questo libro come se fosse una sorta di diario di viaggio, facendoci scoprire luoghi, città, storia, arte… un racconto quello di Rumiz che parla del bello, ma anche di quello che non va, senza però farci passare la voglia di viaggiare e conoscere.

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Se dei libri consigliati fino ad ora non ve ne piace nessuno, allora vi suggerisco Il profumo delle foglie di tè, di Dinah Jefferies, edito da Newton Compton. Il romanzo è ambientato nella Londra degli anni ’20 e la protagonista è una giovane donna che, dopo un matrimonio per procura, si trasferisce su un’isola lontana dove il marito conduce i suoi affari. La vita matrimoniale non è quella che Gwen immagina e nemmeno suo marito sembra essere più l’uomo di cui si era innamorata tempo prima. Gwen trascorre molto tempo sola, dedita a governare le faccende domestiche e la servitù, ma la casa in cui vive sembra nascondere dei segreti inaccessibili. La vicenda si complica quando la protagonista partorisce e dovrà prendere una decisione importante… non vi svelo niente di più, vi rimando alla lettura di questo libro che è stato tradotto in diciassette paesi, registrando uno straordinario successo editoriale.

Non mi resta che augurarvi una buona lettura e attendere i vostri commenti e perché no, i vostri suggerimenti di lettura.

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Lorenzo il Magnifico raccontato da Matteo Strukul

Un nuovo appassionante viaggio nella Firenze dei Medici è Un uomo al potere, il secondo romanzo della trilogia sulla potente famiglia fiorentina. Il romanzo, firmato da Matteo Strukul e pubblicato da Newton Compton Editori, ci presenta la storia di colui che forse è il personaggio più rappresentativo della famiglia Medici: Lorenzo il Magnifico.

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Dopo averci narrato l’ascesa della famiglia nel primo episodio della trilogia in Una famiglia al potere (leggi qui la recensione) Strukul focalizza la sua attenzione su Lorenzo, il giovane mecenate che trasformò Firenze nella culla del Rinascimento. L’autore, che con il primo romanzo è tra i vincitori del Premio Bancarella 2017, con una narrazione avvincente, forse anche più della prima, ci presenta un Lorenzo giovane che si ritrova a fronteggiare ostilità, pericoli, ma soprattutto a gestire il peso del potere. Man mano che si procede nella lettura, la quale si sviluppa ancora in capitoli corrispondenti a determinati periodi temporali, apprendiamo l’evolversi delle vicende personali e della storia della Signoria fiorentina, attraverso il particolare punto di vista del protagonista. Lorenzo il Magnifico è un giovane che improvvisamente si ritrova, dopo la morte del padre Piero, a governare una città ancora dilaniata da scontri di potere.

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Lorenzo il Magnifico, opera di Giorgio Vasari

La sua famiglia è sempre motivo di odio e gelosie di ogni genere, le quali sfoceranno nella famosa congiura dei Pazzi, narrata in maniera puntuale e avvincente da Strukul. Lorenzo sposerà completamente il suo ruolo politico e amerà profondamente Firenze e il suo popolo. In questo l’autore vede una dedizione totale alla signoria di un leader che, oltre ad essere un uomo di stato, è soprattutto un mecenate, amante dell’arte e della cultura, viste come mezzo di affermazione sociale, ma anche come opportunità di progresso. Amato dal popolo e odiato dai suoi pari, Lorenzo è descritto da Strukul anche nella sua umanità; egli non è un eroe a tutti i costi, ma una persona combattuta tra il senso del dovere e il desiderio di una vita dedita alla cultura e agli affetti. Lorenzo fu un grande mecenate come ben sappiamo e la sua figura è legata profondamente ad un altro personaggio fondamentale per il Rinascimento fiorentino: Leonardo da Vinci.

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Lorenzo il Magnifico in un disegno di Leonardo da Vinci – 1480

L’amicizia, la stima e l’ammirazione che Lorenzo ebbe per Leonardo non vengono taciuti, anzi quest’ultimo è quasi un coprotagonista del romanzo che non racconta la vicenda di un singolo individuo, ma di una intera città, di una porzione importante della storia del Rinascimento italiano.

I Medici: protagonisti di un best seller di successo

Dopo il grande successo della fiction Tv I Medici, andata in onda su Rai 1 nel 2016, è cresciuta – come era immaginabile – l’attenzione editoriale sulla famiglia più importante nella storia di Firenze. Non sarà questa la sede per analizzare la fiction che, nonostante gli errori e le incongruenze storiche, ha ricevuto l’apprezzamento del pubblico, ma lo è per parlare del romanzo di Matteo Strukul I Medici. Una dinastia al potere, edito da Newton Compton Editori.

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Questo romanzo è il primo di una trilogia: il promo volume descrive l’ascesa della famiglia; il secondo – che ancora non abbiamo letto, ma che recupereremo presto – è I Medici. Un uomo al potere su Lorenzo il Magnifico; il terzo, in uscita domani con il titolo I Medici. Una regina al potere parla di Caterina De’ Medici. Un successo editoriale sorprendente per Strukul, che ha visto il proprio lavoro distribuito in tredici paesi. La critica lo ha giudicato positivamente; tanti i pareri a favore su giornali o di altri scrittori, come Marcello Simoni che ha definito questo primo libro “Un romanzo appassionante”. Per chi ama il romanzo storico con gli intrighi e i colpi di scena, senz’altro è sulla buona strada con Strukul, ma non bisogna aspettarsi un racconto dai grandi colpi di scena.

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La scrittura di Strukul è molto lineare, la narrazione a volte può apparire un tantino monotona, ma verso la fine si fa avvincente, accendendo nel lettore la smania di sapere. I protagonisti sono descritti molto umanamente, non ci troviamo di fronte ad eroi indomiti, ma conosciamo uomini e donne che provano paura, felicità, sentimenti di odio e amore.

La narrazione dei fatti ha inizio nel febbraio 1469 e prosegue fino al mese di settembre 1479, coprendo – con diversi salti temporali per semplificare e concentrare l’attenzione su determinati passaggi storici – un arco di tempo di dieci anni. Il primo volume narra le “gesta” che la famiglia Medici ha compiuto per giungere al potere. Ereditando dal padre Giovanni il famoso banco, Cosimo e il fratello Lorenzo iniziano un percorso di alleanze, interessi e matrimoni con le famiglie e le personalità più influenti della scena politica italiana. Non mancano nel racconto gli intrighi e i nemici storici come Rinaldo degli Albizzi e Palla Strozzi, e le passioni di Cosimo per l’arte – altre grande protagonista è la costruzione della grande cupola del duomo ad opera di Brunelleschi – o per gli affari di Lorenzo. Grandi strateghi e diplomatici, fratelli affiatati e desiderosi di vedere migliorare Firenze e accrescere la propria posizione sono le caratteristiche che Strukul evidenzia nei protagonisti. Non manca una figura femminile importante: Contessina de’ Bardi, moglie di Cosimo il Vecchio, che non ebbe affatto un ruolo marginale nella politica familiare e alla quale Cosimo, secondo la ricostruzione dell’autore, fu legatissimo. Ad arricchire ulteriormente la narrazione dei fatti troviamo personaggi loschi, mercenari senza scrupoli che rendono più intrigante la vicenda storica fatta di battaglie e congiure.

Un importante lavoro di ricostruzione storica ha evidentemente preceduto la stesura di questo romanzo, facendo di esso un vero best seller.

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Matteo Strukul