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Hollow City, il secondo appuntamento con i Ragazzi Speciali

Hollow city è il secondo capitolo della saga di Miss Peregrine e i ragazzi speciali, storia scritta da Ransom Riggs e pubblicato in Italia da Rizzoli.

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Nel primo volume, di cui vi ho già parlato in un’altra recensione, conosciamo il protagonista, Jacob Portman, apparentemente un ragazzo normale con le sue insicurezze, fragilità e paure. Jacob eredita dal nonno un potere speciale, ma lui non lo sa e lo scoprirà solo quando conoscerà i ragazzi speciali che vivono in una realtà parallela, sotto la protezione di Miss Peregrine, la donna-uccello capace di manovrare il tempo. Grazie a loro, Jacob non solo verrà a conoscenza della sua vera natura, ma conoscerà anche quella del nonno e il motivo della sua tragica morte.

Il primo volume ci lascia la vicenda in sospeso, mentre il secondo riparte proprio da dove la narrazione si era fermata. Jacob e i suoi nuovi amici sono costretti a lasciare l’isola e il tempo in cui vivono per sfuggire ai temibili spettri e cercare di liberare Miss Peregrine, che nel frattempo è stata rapita. Tutti gli anelli temporali in cui vivevano gli speciali sono stati attaccati da creature malefiche che vogliono impossessarsi delle loro anime, per potersi rafforzare e creare una supremazia sul mondo. Catapultati in nuove avventure, costretti a difendersi da spettri e vacui, i giovani intraprendono un viaggio avventuroso nel quale incontrano altri ragazzi speciali con i quali, ben presto, scoprono di condividere lo stesso spaventoso destino.

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Alcune delle fotografie di Speciali contenute nel libro

Devono liberare Miss Peregrine, non solo per salvarle la vita, ma per proteggere gli stessi ragazzi speciali e in questo Jacob ha un ruolo fondamentale. Con un colpo di fortuna riescono a liberarla dagli spettri, ma lei si è trasformata in un uccello e per un’ala spezzata non riesce ad assumere la sua forma umana. Ad aiutarla può solo un’altra ymbryne, ovvero un particolare tipo di speciale, capace di manipolare il tempo. Quando i ragazzi trovano l’unica ymbryne ancora libera, quest’ultima riuscirà a far trasformare l’uccello, ma in quel momento accade qualcosa di inaspettato. Il secondo volume si chiude con un nulla di fatto, i ragazzi sono caduti in un inganno degli spettri e di uno in particolare, che non si aspettavano di incontrare, ma che, con un minimo di intuito da parte del lettore attento, l’autore ci suggerisce nel corso della narrazione. Il finale quindi è di nuovo sospeso e ci rimanda inevitabilmente al terzo libro della saga: La biblioteca delle anime.

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La lettura di questo libro si presenta come per il primo; l’autore conserva una narrazione scorrevole e piacevole. Belle le descrizioni delle vicende, forse a volte un po’ troppo lunghe, ma quando i fatti sembrano un po’ arenarsi, la lettura non subisce rallentamenti. Anche in questo secondo capitolo troviamo le fotografie degli speciali e dei luoghi descritti a corredo del volume e della storia. Ora non ci resta che scoprire l’ultimo volume e come Jacob riuscirà a sconfiggere i vacui e a proteggere l’identità dei ragazzi speciali.

Letture di Aprile

In attesa di pubblicare le recensioni delle letture di marzo che sono state tante e interessanti, vi indico ciò che ho intenzione di affrontare questo mese.

Inizio con La donna mancina di Peter Handke. È un romanzo breve considerato non solo uno dei capolavori della letteratura del Novecento, ma anche il migliore lavoro dell’autore australiano per stile e linguaggio. Dalla sinossi conosciamo un po’ la vicenda della protagonista, Marianne, che decide di dare una svolta alla sua vita lasciando il marito e andando alla ricerca di una piena libertà.

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Il secondo libro della lista è Neve, cane, piede di Claudio Morandini edito da Exorma. Questo libro è diventato famoso grazie al gruppo Facebook Billy, il vizio di leggere. Tutti i membri, in seguito ad una operazione che Michela Murgia ha definito ‘intelligente’, hanno acquistato contemporaneamente il libro di questa piccola casa editrice, facendolo entrare nella classifica dei libri più venduti. Non ho resistito alla curiosità e l’ho acquistato, anche grazie alla positiva recensione della Murgia… lo leggerò e vi farò sapere la mia.

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L’arte di essere fragili è il terzo libro in lettura. In realtà l’ho già iniziato e sono già a buon punto nella lettura, perché Alessandro D’Avenia mi cattura con il suo modo di narrare. Ho iniziato con il dare una sbirciatina e l’ho quasi finito. Forse perché si parla di Giacomo Leopardi, perché è ricco di citazioni o perché è ben scritto, non so ancora ben dire, ma di certo è il frutto di un lavoro di conoscenza profonda di uno dei più grandi poeti della letteratura italiana e di un professore che ama il proprio mestiere e ama trasmettere conoscenza ai suoi alunni.

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Penultimo libro è Hollow City, il secondo capitolo della saga di Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali. Qualche mese fa lessi il primo volume della saga scritta da Ransom Riggs (leggi qui la recensione) e la vicenda rimasta in sospeso ci invita alla lettura del secondo capitolo. Ritroviamo quindi gli stessi protagonisti, Jacob e i suoi amici speciali, per nuove avventure… scopriremo!

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Quinto e ultimo libro è La misura della felicità di Gabrielle Zevin edito da Nord. Il protagonista è Fikry, un uomo scontroso e irascibile che dopo l’incontro con una bambina vedrà la propria esistenza completamente sconvolta. Il libro è stato un best seller mondiale e il Corriere della sera lo ha definito “Una dichiarazione d’amore per i libri e per il mestiere di libraio”. Potevamo farcelo scappare?

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Questi sono i titoli di questo primo mese di primavera, le premesse mi sembrano più che buone, non mi resta che leggere. Nei prossimi giorni ritornerò con le mie opinioni sui libri di marzo a partire da Mr Punch di Stefano Bessoni e su nuovi argomenti dal mondo letterario.

Miss Peregrine e i suoi ragazzi speciali

Un romanzo fantastico, un racconto per ragazzi ma anche per adulti è Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali di Ransom Riggs, edito da Rizzoli.

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Copertina del libro

Jacob è il protagonista di questa storia fantastica in cui bambini con doti particolari e straordinari anelli temporali ci catapultano in una dimensione parallela. Quando il giovane Jacob si trova di fronte all’assurda morte del nonno Abraham, è costretto a fare i conti con una realtà incapace di credergli e che si scoprirà essere obiettivo di preoccupanti minacce. Desideroso di sapere cosa e chi ha provocato la morte del nonno e di capire quanto di vero c’è dietro le storie che raccontava sulla sua fuga dai nazisti e dai campi di concentramento, Jacob decide di intraprendere un viaggio alla scoperta della verità in quei luoghi che sembravano solo il frutto di un delirio.

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Foto d’epoca che nel romanzo rappresenta il bambino invisibile

Partendo da vecchie foto e dalla descrizione di una casa, il nostro protagonista scopre che il racconto del nonno era vero e lui stesso, avendo ereditato un dono speciale, è in pericolo di vita. Arrivato su un’isola sperduta visita la casa descritta dal nonno e oltrepassa uno strano varco temporale che lo catapulta in un preciso giorno, il 3 settembre 1940, che da allora si ripete quasi identico, proteggendo i bambini speciali che Abraham aveva conosciuto e descritto.

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Foto d’epoca presente nel romanzo

Quello che fino ad allora era stato considerato solo il frutto di un disturbo mentale, diviene reale: i bambini speciali esistono davvero. Bambini con la forza sovrumana, bambini invisibili, bambini che levitano e tanti altri popolano la casa rossa diretta dall’austera Miss Peregrine. Ma un pericolo incombe sulla casa e sui ragazzi e Jacob è l’unico a poterli aiutare.

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Foto d’epoca che nel romanzo rappresenta Miss Peregrine

Così tra descrizioni e vicende rocambolesche, mostruose creature e misteri,  si giunge alla fine di una avventura che non si conclude, ma che rimanda al secondo volume. Questa storia, a parte le veste grafica del tutto particolare, è accompagnata da un corredo fotografico composto da foto d’epoca, proprietà privata di vari collezionisti, appositamente ritoccate per renderle adatte alla narrazione dei fatti. Quando leggiamo la descrizione dei bambini speciali e vediamo le loro foto – al di là dei ritocchi – vengono in mente i circhi o i baracconi tipici dell’’800 in cui venivano mostrate le doti di persone “speciali”, ingannevoli meraviglie di un’epoca che vuole mostrare ciò che di spettacolare e unico la vita può riservare. Il successo del romanzo è indiscusso, sancito anche dalla trasposizione cinematografica di Tim Burton, che ne ha garantito un buon seguito di pubblico.

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Locandina del film di Tim Burton