In questo libro la giornalista sarda Marinella Saiu ci racconta la storia di Lavinia, una giovane donna, che sceglie di vivere finalmente la sua vita.
“I narcisi non sono fiori” è il secondo romanzo della giornalista di Rainews 24 Marinella Saiu. La giornalista sarda, dopo l’esordio letterario con “Rubare il respiro“, ritorna in libreria con un romanzo breve, ma molto intenso.
Il libro, pubblicato da Robin Edizioni, racconta la storia di Lavinia una giovane donna, che conduce una vita agiata. Proviene da una famiglia ricca, ha un fidanzato, futuro marito, che la venera, un lavoro come amministratrice dell’azienda di famiglia, ma tutto questo a Lavinia non basta. Ad un certo punto, si rende conto che la sua vita si basa sul nulla e ne conseguono una serie di riflessioni sui propri desideri. Per poter comprendere in pieno il suo cuore, Lavinia sente il bisogno di allontanarsi dal suo ambiente, decidendo – con un vero e proprio colpo di testa – di fuggire. Senza lasciare alcuna spiegazione a genitori e fidanzato, Lavinia si trasferisce a Roma, dove la attendono giorni nuovi. Si lascia alle spalle le sue giornate di lusso e comodità per affrontare esperienze all’opposto di ciò che di solito vive. Si lega prima ad una donna, poi ad un artista per il quale posa come modella e tutto questo tra alti e bassi, tra le mail del padre e del fidanzato e le sue riflessioni.
Roma era stata il tempo dell’incontro con nuovi desideri e attraversarli. Oltre le delusioni e i tradimenti.
Chi è la protagonista di questo romanzo?
Lavinia è una donna forte. Grazie alla sua forza è riuscita fino ad ora a sopravvivere in un mondo menzognero, in cui solitudini, “copioni monolitici” e “frammentarietà impotenti” la fanno da padroni. Lavinia non può sottostare a questo giogo, è troppo caparbia e decisa a trovare la sua strada e la felicità, ma per poterlo fare deve necessariamente conoscere il mondo, sperimentare e continuare a cercare anche per un “tempo indefinito”. In questo senso, posso dire che il libro di Marinella Saiu è la metafora della vita che, nonostante tutti gli accadimenti, non perde mai la speranza della felicità.
Lo stile
Il romanzo, che conta poco più di 130 pagine, si legge in un attimo non solo per la brevità delle pagine, ma perché è scritto veramente bene. Lo stile è fluido e accompagna perfettamente sia il pensiero della protagonista che lo sviluppo della vicenda. Inoltre, l’inserimento dei testi delle mail che la protagonista riceve rende la lettura più dinamica e il lettore più coinvolto nella vicenda. Infine, mi piace evidenziare una particolarità stilistica, che emerge dal testo. L’autrice inserisce al termine di alcune sezioni del testo delle parole, che sembrano senza senso. Esse, invece, sono il frutto di associazioni mentali, che la protagonista compie e che fanno emergere sensazioni e rimandi memoriali. Questo espediente stilistico mi piace molto e mi ha fatto anche sorridere perché mi ha ricordato un piccolo banale gioco che facevo, ovvero di collegare ad una parola una sequenza di altre parole che per senso, musicalità o somiglianza le erano affini.
Spaventare, presente, serpe. Perse
Ringrazio la casa editrice Robin e il suo Ufficio stampa, che mi hanno dato la possibilità di leggere questo libro.
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