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Segnalazione | Io sono Gordon Bloom di Francesco Cariti

La segnalazione di oggi riguarda il libro di un esordiente, Francesco Cariti, che a maggio scorso è arrivato in libreria con il thriller “Io sono Gordon Bloom”

Io sono Gordon Bloom è il primo romanzo di Francesco Cariti, promosso da Scrittura a Tutto Tondo ed è il frutto — dichiara l’autore — di un desiderio naturale che appartiene a tutti noi: «quello di riuscire a mantenere il controllo della propria vita».

Sinossi

Cosa spinge il figlio di due genitori modello a trasformarsi in un criminale senza scrupoli? Ma
è davvero una trasformazione? Forse no. Forse il destino di ognuno di noi è segnato dalla nascita, e non c’è molto che possiamo fare per cambiarlo.
Dal carcere di massima sicurezza di Cedar Junction, Massachusetts, Gordon Bloom ci narra la
sua incredibile storia. Sta scontando la pena di tre ergastoli per un’impressionante serie di delitti. Tutto è nato da una menzogna che ha raccontato quando era un ambizioso mercante d’arte: da quella scintilla è nato un rogo.
Un crimine ne ha generato un altro, poi un altro, un altro ancora, e Gordon si è ritrovato a inscenare una fuga rocambolesca per tutti gli Stati Uniti, inseguito dalla polizia, dall’FBI, dalla criminalità organizzata, dai cacciatori di taglie e dai giornalisti televisivi. Si è persino infiltrato in un campo di addestramento di suprematisti bianchi, assoggettandosi ai loro fanatici rituali e partecipando ai loro comizi farneticanti.
Eppure, Gordon non è pentito di quel che ha fatto. Perché non si può sfuggire alla propria natura, secondo lui. Il vero crimine è assoggettarsi alle regole imposte dalla società. Un romanzo ricco di situazioni drammatiche ma anche pervaso di un cinico umorismo, che vi terrà incollati alle pagine, dalle prime righe fino all’inevitabile epilogo.

L’autore

Francesco Cariti ha esercitato per vent’anni la professione di avvocato, ha insegnato diritto privato all’Università di Firenze e ha svolto mansioni di giudice onorario presso il Tribunale. Ha soggiornato per lunghi periodi negli Stati Uniti. Ora
vive a Berlino.

Segnalazione | L’ombra del glicine di Antonio Lidonnici

‘L’ombra del glicine: Una storia vera’ è il nuovo libro di Antonio Lidonnici, edito da Edizioni Effetto

È in libreria “L’ombra del glicine: Una storia vera” (Edizioni Effetto),  un thriller drammatico, scritto da Antonio Lidonnici, che è ispirato ad una storia vera per raccontare la sua storia.

Il libro

Genova. Un imprenditore locale, strozzato dai debiti per colpa di un losco individuo, si toglie la vita. Qualche mese più tardi, sua figlia Claudia, che ancora non ha metabolizzato la morte del padre, conosce Alfio, un uomo affascinante, vent’anni più grande di lei. Attratta dalla sua maturità e dal suo carisma, la ragazza si perde in una relazione totalizzante, che la allontana dalla sua città e dai suoi affetti. Insieme comprano un ristorante, “Il Glicine”, e iniziano gli affari. Claudia tuttavia non conosce la verità su Alfio, che le nasconde una vita segreta dedita allo spaccio di droga e all’ambizione di prendere il controllo di Genova con il suo giro togliendo di mezzo il suo boss, il Duca. Cosa ancora più agghiacciante, c’è proprio Alfio dietro il suicidio del padre. Ma quando Claudia comincia a comprendere il lato oscuro di Alfio, sembra troppo tardi: è caduta nella trappola di un uomo che con grande maestria e innumerevoli bugie l’ha raggirata facendole credere di amarla. Ha fatto in modo di rassicurarla portandola a fidarsi di lui fino al momento in cui esce la sua vera natura e si scatena senza nessuna pietà. Il gioco delle parti diventa un incubo, un labirinto dal quale non si riesce più ad uscire. Proprio su questo punto emerge forte il senso ultimo di questo libro. Senza nessuna morale trasmette perfettamente il senso di necessità e di sopravvivenza che deve nascere dentro una donna vittima di violenza che da qui deve raccogliere tutta la forza e il coraggio per ribellarsi ed affrontare il suo carnefice che la sta spegnendo lentamente, che la snatura e la priva della sua identità. Solo così potrà rinascere e liberarsi di quella prigione.

L’autore

Antonio Lidonnici (Cariati, 1984) di giorno lavora come Credit Manager mentre di notte, con il suo inseparabile taccuino nero in mano, diventa un cacciatore di storie da raccontare. Irrequieto per indole e affamato di vita, come ama definirsi, si laurea in Economia mentre consegue un Master Universitario in Gestione delle Risorse Umane, successivamente si trasferisce ad Asti per amore e per lavoro. Oggi vive a Genova. Nel 2015 diventa papà e inizia a lavorare a l’ombra del glicine, suo romanzo d’esordio (Edizioni Effetto), ispirato dalla storia vera di un’appassionata di scrittura conosciuta per caso.

Segnalazione | È in libreria “Parma Brucia”, il noir di Luca Ferrari

Una sera d’agosto, la vita di Carlo Malvisi, mediocre cronista di un giornale locale, riceve una sterzata improvvisa. Di cosa si tratta? Scopritelo nell’articolo.

È in libreria il primo noir/thriller di Luca Ferrari, dal titolo “Parma Brucia”,  edito da BookTribù.

Sinossi

In un’afosa serata d’agosto, la vita di Carlo Malvisi, mediocre cronista di un giornale locale, riceve una sterzata improvvisa. L’avvocato di Ernesto Guerra, un imprenditore parmigiano finito in carcere per il tentato omicidio di un ex deputato, gli propone un’intervista al suo assistito. Tutti i giornalisti sognano la stessa cosa: E-SCLU-SI-VA! Ma qualcosa di oscuro si cela dietro l’intervista. Sullo sfondo di una Parma un tempo prospera, e poi sempre più incattivita dagli scandali, la storia di Guerra abbraccia oltre due decenni, da quando lui era un giovane iscritto alla facoltà di Giurisprudenza a quando si è trasformato in un assassino, passando per una rapida ascesa nei salotti buoni.  Malvisi dovrà tracciare le fila di azioni criminali all’apparenza senza movente. Cosa si nasconde dietro l’attentato all’onorevole Lotti? Quali altre malefatte si devono a Ernesto Guerra? Quanto si è disposti a perdere, in cambio di uno scoop?

L’autore

Nato a Parma nel 1984, consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università di Parma. Dopo una breve esperienza a Londra e un anno di studi a Roma, a fine 2010 inizia a lavorare in diversi studi legali. Ottenuta l’abilitazione all’esercizio   della   professione   forense,   si   iscrive  all’Ordine   degli  Avvocati  di Parma. Nel 2017, fonda il proprio studio legale. Ha frequentato corsi di scrittura a Parma, Modena e Bologna. “Parma brucia” è il suo primo romanzo.

Segnalazione | Spirali di follia, il thriller di Diego Zucca

È in libreria o sugli store online il nuovo libro di Diego Zucca, Spirali di follia.

È uscito da poco il thriller di Diego Zucca, intitolato Spirali di Follia, edito da Arpeggio Libero.

Sinossi

Chi ha rapito Manu? E che strano gioco dovrà fare Samuele per riaverla? Una storia di follia, vendetta e redenzione, una sfida giocata sul filo del telefono tra omicidi e ricordi che si alternano come scatole cinesi. Tra incubo e realtà, un thriller incalzante, fatto di giochi di specchi, piccoli tasselli di un puzzle che si ricompone.

L’Autore

Diego Zucca è nato a Livorno nel 1978. Nel 2008 si è trasferito a Mosca. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati nel corso degli anni su giornali, riviste e antologie. È arrivato tra i primi cinque classificati con la piece teatrale “Tantamareski” in lingua russa per un concorso organizzato dal teatro Satira di Mosca. Per Il Corriere di Livorno ha curato la rubrica “Un italiano in Russia”. Nel dicembre 2020 è uscito il suo primo thriller “Spirali di follia” con l’editore Arpeggio Libero, è arrivato secondo in un concorso indetto dalla pagina Stephen King – Italia ed è tra i dodici finalisti del concorso “Turno di notte” con incipit di Carlo Lucarelli. Vive a Mosca con la moglie e la figlia.

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Segnalazione | Tre passi nel delirio di Herbert Zambelli

Herbert Zambelli ha pubblicato da poco il suo romanzo intitolato “Tre passi nel delirio”, una storia avvincente per chi ama i thriller mozzafiato.

La nuova segnalazione riguarda il libro di Herbert Zambelli, intitolato “Tre passi nel delirio” (N.M. book). Un assassino senza scrupoli, al limite della schizofrenia e al servizio della nera Signora farà strage di vittime in un piccolo paese affetto da una maledizione. Sarà ostacolato dal commissario Inverni e dalle sue astute mosse. Un romanzo che mette a dura prova chiunque si immerga nei tre casi più geniali di sempre. Pronti? Il caso è aperto!

Sinossi

Il romanzo si svolge, nell’estate del 2012, in alcuni paesi della provincia di Bergamo. Seppur le storie si svolgano nel presente, questo è alterato, i paesi piccoli si sono uniti tra loro diventando “Distretti”, perdendo così l’identità. Il romanzo è diviso in 4 capitoli, che servono per dividere in parte le 3 storie presentate. Il primo ha per titolo “Il Marchio”, dove si raccontata la storia di un uomo sul letto di morte, che per un accordo con quest’ultima, gli fa vivere una vita parallela per vendicarsi di torti subiti. Dopo una piccola introduzione che spiega questo, l’azione si sposta sul’alter ego, questi in prima persona racconta di essere un killer di professione, dopo aver ucciso la sua fidanzata, per conto di un boss mafioso, di cui era la figlia, decide di andare a vivere in un posto tranquillo e smettere di esercitare. Si ritrova in un paese della Bergamasca, apparentemente tranquillo, ma dopo qualche tempo, un mandante gli commissiona degli omicidi. Inizialmente non accetta il lavoro, ma dopo l’ennesima lettera dove si menziona la sua fidanzata decide di riprendere. Questo lo porterà in una sorta di gioco gestito dalla Morte, che lo utilizza per sterminare gli abitanti del paese, colpevoli di aver costruito una nuova Gomorra. Inizialmente il protagonista non capisce di essere stato raggirato, ma con l’aiuto d’ incubi dove le sue vittime lo mettono in guardia su quello che sta compiendo, scopre di essere stato l’ultimo discendente della famiglia fondatrice del paese, ed è stato riportato in quel luogo per aiutare la distruzione. Dopo l’ultimo omicidio l’uomo si suicida. Il capitolo finisce con la morte vera dell’uomo nel letto d’ospedale e davanti a lui si ritrovano le persone che hanno fatto parte del suo sogno, compreso il protagonista della seconda storia. Il secondo capitolo ha per titolo “Virus”, il protagonista è un commissario di polizia, il suo nome è Ruggero Inverni. Inverni si trova alle prese con un killer seriale, che uccide le sue vittime rimandando il tutto a riti satanici. Avvalendosi di un prete esorcista, del suo intuito e di una modalità di ricostruzione degli omicidi molto inusuale, scoprirà che l’artefice di tutto è il suo assistente Ribolla, malato di Aids dalla nascita, affetto da disturbo dissociativo della personalità, tenta di farsi giustizia da solo per cercare di liberare il mondo dai portatori del virus che lo sta uccidendo. Inoltre si scopre che il protagonista del primo capitolo, Omar Berardi, medico legale che aiuta Inverni nel caso, è il cognato. Berardi viene trovato in studio dagli assistenti dopo un attacco di cuore, portato in ospedale in fin di vita, viene raggiunto da Inverni. In un ultimo saluto Berardi ordina a Inverni di seguire la sua autopsia, perché sicuro di essere stato avvelenato. Come per il primo capitolo facciamo la conoscenza del protagonista del terzo, il commissario Pezzini. Il terzo capitolo ha per titolo “Illusioni”, protagonista è Renato Pezzini, commissario di un altro distretto, vicino a quello di Inverni. Si trova a dover risolvere l’omicidio del conte Ferrandi, avvenuto nella sua villa. Pezzini pensa che risolvendo il caso possa ritornare a Milano, dove era commissario, trasferito in provincia, dopo aver causato la morte accidentale di un ragazzo durante uno scontro a fuoco. Verrà fatta luce sul possibile omicidio di Berardi, in quanto ha un ruolo fondamentale per la risoluzione del caso Ferrandi. nel capitolo finale che ha per titolo “Giustizia”, Inverni scoprirà che l’assassino di suo cognato, è Pezzini ritornato a Milano dopo aver risolto il caso Ferrandi. Inverni s’avvale dell’aiuto del suo fedele compagno Micheli, che lo aiuterà nell’arresto di quest’ultimo. La “Morte” avrà un ruolo importante in questa serie di eventi in quanto sarà proprio lei la protagonista, che deciderà il destino di tutti gli uomini, mescolando le carte della vita a proprio piacimento.

Autore

Herbert Zambelli è nato a Bergamo il 27/09/74, padre di tre figli. Lavora come infermiere in una clinica bergamasca. All’età di 30 anni ha il suo primo approccio con la scrittura, scrive con il fratello una sceneggiatura per un cortometraggio. Nel 2020 partecipa al progetto benefico 22 battiti d’ali con altri scrittori esordienti, con un suo racconto sulla resilienza in periodo di covid-19, il ricavato viene devoluto in beneficenza. Il 25 settembre esce “Game Over” PAV edizioni ed ora “Tre passi nel delirio” edito da nmbookworld.

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‘Amore d’inverno’ di Monica Campolo

Il libro di oggi, a dispetto del titolo, è un thriller psicologico che ritengo sia perfetto da portare in vacanza, anche se la vacanza sarà breve perché Amore d’inverno di Monica Campolo (Oakmond Publishing) vi terrà incollati alla lettura in maniera ipnotica e vorrete conoscerne assolutamente il finale.

Il libro racconta la storia di Stefania, una giovane donna che vive sotto il soffocante controllo di un marito tanto affascinante quanto violento. Il lettore subito si ritrova dalla parte della protagonista, vittima inerme di quest’uomo apparentemente perfetto. Stefania esce di casa solo per seguire le lezioni di danza, l’unica concessione che il marito le fa, ma per il resto vive costantemente sotto controllo, non frequenta quasi nessuno e se qualcosa esce dai binari della consuetudine subisce violenze e maltrattamenti.

Le cose prendono una piega differente quando nella villa accanto a quella di Stefania arriva Jerry con il suo cane. Nessuno sa nulla di quest’uomo dall’aspetto non convenzionale e totalmente in contrasto con il lusso del quartiere in cui Stefania vive. Jerry dice di fare il bodyguard, ma verso la fine del libro si capirà essere una copertura, perché Jerry sta indagando proprio sul marito di Stefania. Jerry però non è l’unico a dire di essere qualcun altro, l’intero romanzo si poggia su una finzione con un finale che è veramente degno delle migliori trame di Agatha Christie.

Non posso svelarvi molto, altrimenti vi rovino la lettura di questo libro e vi assicuro sarebbe un peccato. Sono certa che una volta terminato di leggere Amore d’inverno, esclamerete “Non me l’aspettavo!”. Questo perché Monica Campolo è stata veramente brava nel costruire un intreccio equilibrato, dei personaggi coerenti e realistici, una trama convincente che ci dà anche diversi spunti di riflessione sul delicato tema della violenza sulle donne, sia fisica che psicologica. L’alternanza poi dei capitoli, narrati ognuno dal punto di vista ora di Jerry, ora di Stefania o di qualche altro personaggio, favorisce l’attenzione e rende incalzante la vicenda.

‘Amore d’inverno’ è un bel romanzo in una bella edizione, che sono certa non vi deluderà.

L’AUTRICE

Monica Campolo, nata ad Alessandria nel 1963, vive in Versilia  da quando era bambina. Appassionata lettrice eclettica fin da ragazza, predilige però il genere giallo-noir, perché ama il mistero, le sfide e soprattutto le analisi dei meandri della psiche umana.

Approdata alla scrittura già in età adulta ha quindi scelto di dedicarsi al suo genere preferito e ha pubblicato diversi romanzi con case editrici locali fra cui L’Elisir del diavolo (Casa editrice Il Molo), La faccia nascosta della luna (Giovane Holden Edizioni), Le ombre lunghe (Giovane Holden Edizioni) uscito anche in ebook su Amazon, L’ultima donna (Giovane Holden Edizioni), Reptilia (Giovane Holden Edizioni). Oltre a diversi racconti usciti per varie antologie. Nell’aprile 2017 è uscito il suo ultimo romanzo La signora dei crisantemi, per la casa editrice Bookabook di Milano.

Attualmente abita a Torre del Lago con la famiglia e due gatti meravigliosi. Le sue passioni sono appunto tutti gli animali in generale, la musica soprattutto rock, il cinema, il buon cibo, i viaggi e il Carnevale di Viareggio. Lavora alle Poste a Pisa in un centro di smistamento e ovviamente vorrebbe molto più tempo da dedicare alla lettura e alla scrittura. Per Oakmond Publishing ha pubblicato il racconto bifronte Amiche.

Hyperbook | Il nuovo modo di scrivere di Eugene Pitch

Sapete cos’è un Hyperbook? Ne avete mai letto uno?

Io posso dire di sì! A permettermelo è stato Eugene Pitch, ideatore di questo nuovo genere. Eugene ci spiega cos’è un hyperbook e quali sono le sue caratteristiche principali.

L’hyperbook, in italiano “iper-libro”, è un nuovo tipo di concezione letteraria che, proprio come il celebre Hyperloop di Elon Musk (il progetto del treno futuristico più veloce del mondo), fa della dinamicità la propria natura primaria. Esso nasce con la prima opera scritta da Eugene, Absorption – I Colori del Sangue, pubblicato nel 2017.

Un hyperbook non è un libro qualsiasi e per essere tale deve avere delle specifiche caratteristiche:

1. Descrizioni minimaliste.
L’autore deve dipingere con pochi tratti l’ambientazione e l’aspetto dei personaggi. Il resto sta alla fantasia del lettore che viene lasciato libero di immaginarli come più gli piace.
2. Frasi brevi.
La maggior parte delle frasi sono brevi e spesso invece di collegare una principale e una subordinata con una virgola o un punto e virgola, si opta per un punto. Questa punteggiatura dona più dinamicità al racconto.
3. Capitoli brevi.
I capitoli solitamente non superano le dieci pagine in modo da mantenere vivo l’interesse del lettore.
4. Romanzi non eccessivamente lunghi.
Un hyperbook non deve superare le 60.000 parole. Se un romanzo è troppo corposo è più difficile da assimilare solitamente. Inoltre, al giorno d’oggi, le persone vivono in contesti che lasciano un tempo molto limitato per leggere quotidianamente.
5. Personaggi a 360 gradi.
Troppe volte i personaggi dei romanzi sono piatti perché ci si concentra più che altro sulle vicende narrate o sulla descrizione delle ambientazioni. I personaggi invece hanno diritto ad essere sviluppati a fondo, affrontandone la psicologia e l’evoluzione durante la storia.
6. Uno, nessuno, centomila generi diversi.
L’hyperbook non deve essere confinato al solo genere dei thriller, ma la sua filosofia può ben adattarsi anche ad altri generi letterari. Sta all’autore l’abilità di instillarla nelle sue opere.
7. Coinvolgente fin dalle prime battute.
È importante che il lettore sia proiettato fin da subito nelle vicende del libro. Un prologo, o più semplicemente il primo capitolo, devono evitare inutili e tediose introduzioni, accendendo invece la curiosità del lettore fin dalle prime battute. Lo stile di Dan Brown ne è un esempio lampante.
8. Tanti personaggi.
Come ci ha insegnato il buon George R.R. Martin, disporre di una certa varietà di personaggi ai quali dedicare di volta in volta un singolo capitolo, aiuta a mantenere vivo l’interesse del lettore e rende l’architettura della trama più avvincente e complessa.
9. Capitoli senza fine.
Ogni capitolo di un hyperbook deve terminare lasciando un conto in sospeso con il lettore, il quale si troverà più invogliato a leggere il capitolo seguente per seguire le vicende dei personaggi. Ciò contribuisce alla dinamicità della narrazione.
10. Un colpo di scena non basta.
Nonostante la tecnica del colpo di scena sia sempre efficace, molti scrittori si riservano di utilizzarla solo per il gran finale. Un hyperbook deve essere provvisto di numerosi colpi di scena per spiazzare e coinvolgere chi lo sta leggendo ben prima del gran finale, il quale deve comunque avere sempre un effetto sorpresa di per sé.

Se leggiamo i libri di Eugene Pitch notiamo come queste caratteristiche risultano perfettamente equilibrate e la brevità del testo non pregiudica la vicenda e l’intreccio. Anzi, lo stile di Eugene Pitch è talmente incalzante che non si riesce a staccarsi dalla lettura, bisogna portarla a termine.

Ho avuto il piacere di leggere Conception. La genesi della perfezione, il suo secondo hyperbook, che è il prequel di Absorption – I Colori del Sangue.

La storia ha come protagoniste due donne diverse: Eugenie è una nota giornalista in cerca di uno scoop e Sarah, che gira per il mondo portando il suo messaggio di pace. Ma entrambe hanno segreti che non possono rivelare a nessuno e che nemmeno io vi posso svelare per non rovinarvi il piacere della lettura, ma vi assicuro che i colpi di scena ci sono e sono avvincenti.

Nella storia ci sono altri personaggi, ma uno solo è il coprotagonista, Hans Van Der Meer, un ispettore stanco del proprio lavoro, ma che è il solo a poter far luce, combattendo contro il tempo, su quanto sta avvenendo.
Questo libro vi piacerà e vi appassionerà, perché è scritto bene e ha un ritmo di lettura incalzante ed è perfetto per chi ha poco tempo per leggere o non ama i libri troppo lunghi.

Non vi resta che entrare nel mondo degli Hyperbook!

La verità sul caso Harry Quebert, un romanzo sorprendente

La verità sul caso Harry Quebert posso dire essere il libro più bello letto in questo 2017. L’anno non ancora è terminato e all’orizzonte ho nuove interessati letture, ma il libro di Joël Dicker mi ha veramente stupita e appassionata alla lettura come non succedeva da tempo.

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Il romanzo, edito da Bompiani, è a metà strada tra il thriller, il giallo con una storia d’amore clandestina… un mix di elementi, che insieme ad una narrazione avvincente, rende questa storia veramente accattivante. La vicenda è ambientata nella tranquilla cittadina di Aurora, nel New Hampshire, dove lo scrittore e professore universitario Harry Quebert si è trasferito da anni. Casualmente viene ritrovato il corpo della giovane Nola, scomparsa molti anni prima, proprio nel giardino dello scrittore. Harry viene inevitabilmente accusato dell’omicidio e le indagini porteranno alla luce la scandalosa storia d’amore tra lo scrittore e la giovanissima Nola.

Ad indagare sul caso, oltre alla polizia, sarà il giovane Marcus Goldman, ex alunno di Harry e anch’egli scrittore di fama nazionale. Marcus riuscirà a scoprire la verità e a scagionare Harry dall’accusa di omicidio, ma non senza poche difficoltà. Il percorso che lo porterà alla verità si configura come un percorso di scoperta non solo di fatti concreti, ma di scoperta di sé e delle proprie potenzialità e limiti. Marcus, quando arriva ad Aurora, è sotto pressione perché sta subendo il cosiddetto “blocco dello scrittore”, sembra non abbia più nulla da raccontare e saranno i 31 consigli di Harry – che troviamo all’interno del romanzo – a guidare questo suo percorso di rinascita, se così possiamo definirlo. È una storia di sofferenza, ogni personaggio che incontriamo nel racconto vive un dramma esistenziale, ognuno sarà condotto da Marcus ad ammettere le proprie mancanze e insoddisfazioni.

Ma il vero protagonista di questo libro, a mio avviso, non è Harry, non è Marcus, non è Nola, ma è l’atto della scrittura, inteso come elemento fondamentale per comprendere la vita e il suo divenire. Attraverso la scrittura è possibile liberarsi di un peso, è possibile esprimere un sentimento o ritrovare una parte di sé perduta. E questo romanzo in qualche modo ce lo dimostra. Credo che questa storia sia stata costruita molto bene, i personaggi ben delineati e sia scritta in una maniera talmente coinvolgente, con tanti colpi di scena che si succedono fino alla fine della lettura, da trattenere il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Non tutti hanno trovato questo romanzo bello da leggere, ma proprio a chi non lo ha apprezzato e mi ha chiesto cosa mi ha colpito di più del libro ho risposto: la capacità dell’autore di mostrare la reale natura dei personaggi, uomini e donne veri che vivono una esistenza di tutti i giorni con le loro battaglie interiori, con le delusioni, con le amarezze di una vita che non sempre si presenta come la vorremmo. Non ci resta che attendere l’uscita della serie TV ispirata proprio a questo romanzo.

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Joël Dicker

La metà che manca, il thriller di Graham Jackson

La metà che manca di Graham Jackson, edito da Lettere Animate, è proprio un bel thriller!

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Zoe e Dominic sono due brillanti poliziotti e sono genitori della piccola Anna, una graziosa bambina dai capelli biondi. Conducono una vita normale e felice, sono una coppia perfetta, ma ben presto arriverà qualcosa a turbare il loro equilibrio. Tante volte si sono trovati, come detective, a trattare casi delicati come la scomparsa di bambini, ma quando sono loro ad essere colpiti da questo dramma le cose cambiano. In un giorno come tanti, la piccola Anna viene prelevata da uno sconosciuto all’uscita della scuola e sarà ritrovata morta poco tempo dopo. Inizia così un incubo per i due genitori. La morte di Anna li allontana, li destabilizza fino a distruggere il loro equilibrio di coppia. I due vivranno un periodo di allontanamento per poi ritrovarsi un poco alla volta e iniziare una nuova vita in una nuova città e in un nuovo dipartimento. Il caso della morte di Anna viene riaperto per la similitudine con la scomparsa di altre bambine e si chiude con la cattura del colpevole. Per Zoe e Dominic è l’occasione per fare finalmente giustizia e chiudere un capitolo doloroso della loro vita.

Questo romanzo è scritto bene, la prosa riesce ad equilibrare in maniera perfetta i sentimenti, la descrizione dei fatti, i caratteri dei personaggi che subito ci piacciono e con i quali facilmente si entra in empatia. Allo stesso tempo soffriamo e investighiamo insieme a loro. Questo tipo di partecipazione è resa possibile grazie ad una serie di elementi che corredano la narrazione: rapporti della polizia, lettere, ricordi dei protagonisti impreziosiscono questo libro aumentando la partecipazione del lettore. Si arriva alla fine della lettura con una certezza: anche la più grande delle tragedie può essere superata perché la vita ci dà sempre una seconda possibilità.

Lettere Animate: una nuova collaborazione

Vi ho mai detto che mi piacciono molto le case editrici indipendenti, quelle piccole che credono in un progetto culturale, che amano seguire e ascoltare le esigenze di chi ha qualcosa da dire?

Forse si, ma ve lo ripeto in questo articolo perché ho da parlarvi di una nuova collaborazione con Lettere Animate edizioni. Questa casa editrice è specializzata negli ebook, anche se stampa anche i libri cartacei. Io l’ho conosciuta attraverso il libro di Francesco Di Giulio, La libertà del pettirosso e da allora, attraverso un breve scambio di messaggi, è nata una piccola collaborazione. Ho trovato interlocutori simpatici e disponibili e, seppur il dialogo si sia tenuto solo attraverso una tastiera, sono riusciti a trasmettermi entusiasmo.

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Lettere animate nasce nel 2013 e ad oggi conta oltre 200.000 download di ebook e oltre 1.000 opere pubblicate e 500 autori. La Casa Editrice ricerca, valorizza e diffonde le migliorie storie con lo scopo di emozionare il lettore. Navigando sul sito possibile scoprire il catalogo delle nostre opere e l’evoluzione dei progetti editoriali che la casa editrice propone.

Io leggo soprattutto libri cartacei e sono stati così gentili da inviarmi il primo libro: La metà che manca di Graham Jackson.

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“La metà che manca” inizia quando ancora non c’è niente a mancare e non ci sono frammenti da rimettere insieme. Il 23 ottobre del 1993 Zoe e Dominic Marshall sono ancora convinti che i casi che risolvono sul campo li immunizzino dal diventare dei bersagli. Ma che succede quando, improvvisamente, si viene travolti dal peggiore degli incubi? Ciò che si annida dentro un crimine innesca un processo che trasforma normalità in mostruosità, mostruosità in normalità. Si può evitare il caos? Si può evitare di annegare nel senso di colpa, cedendo alla disperazione o, peggio, alla follia?«Anna!? ANNA!»Zoe non gli aveva detto che un nome breve l’avrebbe aiutato a non soffocare nel caso in cui la sua bambina fosse scomparsa. È un nome che nasce con lo scopo di essere gridato nei corridoio di una scuola ormai deserta. Dove sei, Anna?

Questo è quello che leggiamo dalla quarta di copertina e a me intriga molto, quindi non mi resta che leggere subito questo thriller, che si preannuncia appassionante, per parlarvene il prima possibile.

Grazie infinite a Lettere Animate!