Tra tutte le arti, la musica credo sia quella che di più coinvolge l’uomo, quella che più di tutte è fondamentale nella vita di tutti i giorni.


Schopenhauer diceva che la musica è la riproduzione dell’essenza del mondo. Nella sua più famosa opera Il mondo come volontà e rappresentazione (I, 52) il filosofo tedesco afferma:

La musica, dunque, non è affatto, come le altre arti, l’immagine delle idee, ma è invece immagine della volontà stessa, della quale anche le idee sono oggettività: perciò l’effetto della musica è tanto piú potente e penetrante di quello delle altre arti: perché queste esprimono solo l’ombra, mentre essa esprime l’essenza. […] In tutta questa trattazione intorno alla musica mi sono sforzato di mostrare che essa esprime, con un linguaggio universalissimo, l’intima essenza, l’in sé del mondo.

La musica, quindi, ci aiuterebbe a comprendere il mondo. Se non è così, almeno ci allieta le giornate.

La moderna psicologia e la scienza medica affermano l’importanza della musica nella vita dell’individuo ed è innegabile che la musica, imparata o ascoltate e vissuta fin dalla tenera età, possa giocare un ruolo fondamentale nella crescita della persona, poiché aiuta a migliorare la propria immaginazione e creatività, e a sviluppare la capacità d’introspezione e di comprensione degli altri e della vita stessa.

Vi parlo oggi di musica e della sua importanza, perché ho appena letto il libro di Laura Polato, I quattro regni (Fabbrica dei Segni Ed.), un fantasy per giovanissimi, che ha alla sua base proprio la musica.


Voi direte: “cosa c’entra un fantasy con la musica?” In apparenza nulla, se non il fatto che tutta la vicenda non è altro che una grande metafora. Il libro nasce, infatti, da un programma di apprendimento che Laura Polato ha ideato per insegnare musica ai bambini e si basa su 4 fasi. Il Metodo FOUR è ispirato alla Pedagogia per il Terzo Millennio di Fondazione Patrizio Paoletti.

La novità di questo metodo è il parallelo tra la struttura del cervello dell’uomo e le parti della musica; esistono modalità diverse d’apprendimento per ogni parte, e utilizzarle permette un percorso completo che porta all’utilizzo dell’“intelligenza sinfonica”.

Il libro narra la storia metaforica di una Regina che deve recuperare quattro chiavi per ristabilire l’equilibrio tra i regni:

I Quattro Regni sono le parti della musica messe in parallelo con i cervelli dell’uomo. Tutti i personaggi della storia, a iniziare dalla Regina (La vibrazione, l’energia) sono rappresentazioni metaforiche di parti dell’uomo e della musica. Dal grande Taurus, re del Regno di Suono (parte istintiva della musica e dell’uomo) con la sua immensa foresta, un inespugnabile castello, i colori solidi senza sfumature, fino ad Astrolabius, saggio e saccente, reggente di Armonia (parte razionale della musica e dell’uomo), niente nella vicenda è casuale o solamente inventato.

Attraverso uno stile semplice, che sicuramente appassiona i più piccoli, sarà possibile non solo vivere la sfida che la regina deve portare a termine, ma il giovane lettore potrà imbattersi in un mondo musicale tutto speciale.

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